martedì 17 luglio 2012

Il cielo in una stanza

 "L’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma è una canna che pensa… Quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire e conosce la superiorità che l’universo ha su di lui, mentre l’universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità sta, dunque, nel pensiero"  Blaise Pascal

La mia osservazione è stata molto faticosa.
Non so se questa fatica sia da imputare al mio improvviso risveglio o al caos che ha creato l'esplosione di sette bombe nucleari avvenuta sotto la Caverna. (Così mi hanno comunicato)

A circa due mesi da questo catastrofico, ma naturale evento, che voi terreni chiamate sisma o terremoto, sono stato chiamato a contollare l'agibilità delle anime, tenendo conto anche del livello di evoluzione degli spiriti.
Da quello che ho percepito mi sento di dire che....
....la situazione NON è sotto contollo.
Il caos dentro di voi regna ancora sovrano.
Credo che in pochi avranno l'agibilità totale...

Bilancio provvisorio sull'agibilità delle anime (post sisma)

Classe F - Le anime che vivono nei "piani bassi". Prive di spirito e attaccate visceralmente alla "roba".
Si ricostruiranno quando vedranno riaccumulata, appunto, la loro "roba".
Dentro di esse, non ci sarà bisogno di ristrutturazione poichè, dove regna il nulla, non c'è niente da rompere.

Classe E - Le anime dal "braccino corto". Dotate di spirito malevolo. 
Sono quelle che hanno una paura atavica che gli extracomunitari siano trattati meglio di loro. Quelli che prendono i pasti alla Protezione Civile, anche se potrebbero farne a meno, perchè è un "loro diritto". Quelli che si sfregano le mani perchè, la loro attività, è l'unica rimasta in piedi e hanno l'acquolina in bocca pensando ai lauti guadagni. Irristrutturabili a prescindere.

Classe D - Le anime spaventate...e basta. Superdotate di spirito ansiogeno.
Pensano solamente al fattore scossa-terrore-allarme. Allarmano se stessi e, ovviamente, chi malauguratamente gli capita a tiro.
Pericolosissimi nella fase di ricostruzione. Tenere lontano dalla portata dei bambini.

Classe C - Le anime spaventate poichè non abilitate alla durezza che... aimé... la vita può a volte propinarci. Di spirito fragile e delicato. Restie a chiedere aiuto e ad ammettere di averne bisogno. Poco aperte all'esternazione emotiva, poichè abituate a gabbie di protezione, sono ricostruibili parzialmente con l'aiuto di ulteriori sostegni e ingabbiature.

Classe B - Le anime confuse...dallo spirito affievolito, che pur essendo abilitate al "dolor"...devono fare i conti con una nuova amica. La ormai famosa "paura del nulla". Vanno messe in sicurezza. Va loro offerto un soffio. Va loro offerta la musica. Ci vorrà tempo...

Classe A - Le anime guerriere. Ricche di spirito di Zéfiro, si piegano ma non si spezzano. Combattono ogni giorno per se stessi e per gli altri. Dotati di fondamenta solide, perchè costruite con le loro stesse mani, saranno di grande aiuto per la ricostruzione di tutti. Se avete la fortuna di incontrarne una...

Classe AA - Le anime pure. I bambini, i sognatori e i menestrelli. Inondate di spirito, ovviamente, puro, che odora di Brezza di mare, si riassesteranno grazie alla fantasia e alla capacità di guardare al futuro con la speranza che contraddistingue gli ingenui...(che sono tali perchè ne sanno una più del Diavolo).

Classe AAA - Agibilità Assoluta Agli innamorati. (veri e accoppiati)
Antisismici. In continua costruzione ed evoluzione, non hanno alcuna necessità di intervento, poichè il loro spirito si trova nel massimo della sua potenza, talmente in alto da non poter percepire il tremore della terra. Rarissimi. Fruibilità completa.

                                                                     The end

L'unico suggerimento che può darvi un her.etico è....circondatevi di menestrelli.
Piangete. Ridete. Parlate. Cantate. Ballate. Amate.

                                                        Il cielo in una stanza

domenica 8 luglio 2012

Casa di bambola

Mi fa letteralmente schifo scrivere del terremoto. Perchè mi sento patetico.
Probabilmente non piace neppure a voi leggere del terremoto. Perchè è già passato. Perchè è triste e noioso.

Ma io non voglio raccontare un terremoto. Voglio raccontare quello che viene dopo.
Sento il dovere di farlo, anche se non mi piace, perchè so che prestissimo nessuno parlerà più di noi.

Perchè so che da fuori non ci si rende conto...ed è normale e sano che sia così.

Ma io vivo qui e vedo. Osservo. Ascolto.

E finchè io vedrò tendopoli e persone senza casa è giusto che abbiate la possibilità di capire anche voi. Perchè vorrà dire che quelle case non sono state ricostruite.
Finchè non vedrò scuole VERE è giusto che abbiate la possibilità di saperlo. Perchè vorrà dire che quelle scuole non sono state ricostruite.
Finchè vedrò macerie intorno a me è giusto che le possiate vedere anche voi. Perchè vorrà dire che quelle macerie non sono state rimosse.
Finchè fotograferò immagini di distruzione è giusto che le condivida con voi. Perchè vorrà dire che tante persone vivono il malessere di incontrarne la visione ogni giorno.
Finchè ascolterò anime in pena è giusto che le ascoltiate anche voi. Perchè vorrà dire che quelle anime hanno bisogno di aiuto.
Finchè coglierò che anche dopo un evento drammatico e devastante come un terremoto continuano le ingiustizie è giusto che lo cogliate anche voi. E qui non c'è un perchè.
Finchè comprerò le mie sigarette in questo container è giusto che voi siate informati di quello che accade qui. Perchè noi, qui, siamo solo all'inizio.



Mi fa letteralmente schifo scrivere del terremoto ma lo devo fare.

Per etica.

Finchè vivrò qui.

Lo farò a modo mio. Come sempre. Cercando di non essere patetico.
Non parlerò della paura delle scosse perchè ora le conosco e non ho paura. Penso positivamente che appartengano al passato.
Parlerò invece della paura del nulla...perchè il nulla non lo conosco. E non voglio che il nulla appartenga al futuro.
her etico

                                                                  Casa di bambola

martedì 3 luglio 2012

Pietre

"A una data età nessuno di noi è quello a cui madre natura lo destinava; ci si ritrova con un carattere curvo come la pianta che avrebbe voluto seguire la direzione che segnalava la radice, ma che deviò per farsi strada attraverso pietre che le chiudevano il passaggio."  Italo Svevo


Un giorno, in tempi non sospetti, il suo amico lupo le disse:
"Her deve cogliere dall'esterno ciò che la fa progredire e non distruggere."
Ripensa spesso a quelle parole in questi giorni.

Her è tornata a casa definitivamente. A volte la sera passeggia per Sanfe.
Ha respirato l'esterno....
...ma non è riuscita a cogliere nulla...solo distruzione e desolazione. E pietre.
Qualche tempo fa le sue orecchie hanno udito una parola che l'ha molto spaventata. Atarassia.
Forse, in un momento come questo, è la parola della sopravvivenza.
Her la rifiuta.
Her è agonizzante. Si sta spegnendo lentamente.
Pensava di potersi salvare ballando, ma la realtà è una colonna sonora inadatta alla danza.

Forse si addormenterà nell'indifferenza di tutti coloro che non l'hanno mai compresa.
Nel sollievo di chi non l'ha mai accettata.

Spero di riuscire a lasciarla andare ancora una volta......so che mi mancherà, ma è l'unico modo che ho per salvarla.

Ora ha bisogno di me.
Penso sia giunto il momento di uscire dal mio sonno.
Perchè ora è necessaria l'azione.
E' indispensabile la forza.
E' obbligata la razionalità.

E' consigliata l'ironia filosofica.

Cordiali saluti a tutti (vi trovo un po' invecchiati).
Uno sbadigliante e stropicciato her.etico

riMani

Oggi voglio raccontarvi l’inizio di una storia. Una storia che in realtà non ha un inizio, e neppure una fine, perché è una storia circ...