giovedì 2 maggio 2013

Il museo delle pietre preziose

"Gli adolescenti avvertono dentro di sè una segreta e speciale grandezza che lotta per esprimersi. E quando cercano di spiegare questa cosa, istintivamente portano la mano al cuore: non è un indizio significativo?"
Joseph Chilton Pearce   "Evolutions End"





Angelica sta dormendo nel suo letto.
Si è addormentata giocando. Oggi ha utilizzato un sacco di energie.

Questa sera ha creato un museo nella sua camera.

Il museo delle pietre preziose.

Aveva comperato due piccole pietre a Barcellona e oggi si è fatta portare dai nonni altre pietre. Vecchi ricordi d'infanzia di bambini passati.
Le ha sistemate con cura dentro a due cofanetti di legno che le ho comprato al mercatino.
Ha liberato la scrivania. Vi ha appoggiato gli scrigni aperti e un atlante, nel quale ha cercato i luoghi dove si raccolgono le sue pietre.
Poi, ha attaccato al suo armadio delle immagini di minerali.
E sulla porta un cartello:
"Museo delle pietre preziose".

Terminata la sua opera, senza disturbare, si è coricata. E addormentata.
Aveva un progetto.
Ora ha un museo.

Ho ancora un sacco di cose da imparare da lei.
Le devo imparare perchè credo di non ricordarle più.
Le vorrei imparare perchè temo che quello che ci sta girando intorno contamini presto anche lei.
Le devo imparare perchè credo che in tanti abbiamo un progetto, che in qualche modo assomiglia al suo.
Ma abbiamo anche paura.
E lei non ne ha.
Anche io non ne avevo.
Ma ora siamo circondati. Circondati da fiumi che portano notizie negative. Da pensieri che fanno di tutto per tenerti a terra. Da fumo.

Oggi ho letto questa frase:
"Si può scoprire il proprio mistero solo a prezzo della propria innocenza."
Robertson Davies   "Il quinto incomodo"

Forse un po' è vero, ma stasera sento che è l'esatto contrario. Che quando perdi l'innocenza non c'è più mistero. Che non c'è mistero più misterioso dell'innocenza. Quel mistero che ti fa credere che tutto sia possibile e realizzabile.
Il semplice mistero del fare.
Senza pensare al domani.
Senza pensare alla crisi.
Senza pensare se sia giusto o sbagliato.
Senza pensare troppo.
Fare.



"Posso anche fare pagare il biglietto per entrare!"
Angelica

La adoro...
her.etico



8 commenti:

  1. Infatti il mistero è come alcuni riescano a rimanere innocenti sapendo tutto quello che sappiamo, vedendo tutto quello che vediamo, sentendo tutto quello che sentiamo.
    Forse il "trucco" è esserlo a tratti ... sapersi estraniare da tutto il brutto che ci circonda ... magari dura poco ma finché ci si riesce è bellissimo

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    1. Si
      Mi serve.
      Esserlo a tratti mi serve. Anche per finta.
      :-)

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  2. L'innocenza è la forza di chi ancora non sa o non vuol sapere, di chi non ha ancora scelto o patito scelte; dopo è il ricordo di un sogno rassicurante e nostalgico di comunione o, rinnegata, diviene una modalità di comunicazione sofisticata per avvantaggiarsi della residua benevolenza altrui... l'ipocrisia...

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    1. Concordo con la tua definizione e idea dell'innocenza. Meno con l'anonimato. :-)
      Forse non andrebbe neppure mitizzata l'innocenza (da non confondersi con l'onestà) Dovremmo accettare che è un dono dei bambini. (Dei bambini che sono amati.)
      Un dono che è molto bello assaporare attraverso le loro parole e i loro gesti.
      Nella tua idea di utilizzo dell'innocenza "rinnegata" però avverto rancore. Forse hai subito sulla tua pelle qualcosa del genere.
      Forse in alcuni casi può essere così, in altri no. Non so.
      Ognuno avrà le sue modalità di richiesta di attenzione o amore.
      Ipocrisia è una parola molto forte. Non riesco ad utilizzarla in un contesto generale e inoltre...
      ...nessuno è completamente immune dall'ipocrisia. Credo che ognuno di noi debba guardare principalmente dentro se stesso.
      Ti chiedo cortesemente, per la prossima volta, di lasciare un nome in fondo alle tue parole. Grazie.

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    2. Un dubbio. Cosa intendi per innocenza rinnegata?

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    3. L'anonimato è stato solo subito.... non so come far comparire l'intestazione... anche se l'ignoranza è sempre una colpa... almeno per l'impegno insufficiente che è stato espresso per risolverla...
      L'innocenza rinnegata è........ la rinuncia alla speranza di serenità e sicurezza che si ottiene nell'abbandonarsi agli altri... l'ipocrisia l'utilizzare comunque in modo strumentale quegli elementi di comunicazione verbale e non verbale che tendono alla sintonia...
      Mi dispiace di essere stato uno sconosciuto intruso ma anche per le 'bacchettate'... obbiettando di non veder differenza tra un Anonimo, un Mikiciccio o un her.etico...
      Ho risolto comunque il problema delle 'credenziali'...
      e se non fossero sufficienti mi impegno a produrre maternità paternità titolo di studio professione indirizzo coordinate bancarie.... no, quelle no.... :-)
      Spero di non essere stato troppo polemico ma credo che l'identità di una persona, almeno in questa sede, sia nelle idee che esprime e non nel suono di un nome...
      Buona domenica....... :-)
      GdB...

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    4. Non volevo bacchettare Giuseppe. Mi spiace. Ammetto che quella dell'anonimo è una mia fissa. Hai ragione, forse poco cambia tra un anonimo e un nickname, ma per un limite mio tendo ad associare l'anonimato totale a qualcosa di non chiaro. E non è giusto. Perdonami. Sono gli inconvenienti della comunicazione in rete. :-)
      E grazie per il tuo chiarimento. Ora ho capito meglio. Buona domenica. :-)

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