Ultimissimisimissimissima volta che scrivo del terremoto.
Perchè vedete...uno si allontana per un po'. Vede un bel mondo fatto di cose giuste (nel senso di "non rotte"), dimentica. Pensa che in fin dei conti il mondo è tanto grande e tanto bello che, se proprio va male, un posticino dove rifugiarsi lo si trova sempre.
Ma poi si torna. E si vede che qui è ancora tutto rotto.
Sapete qual'è la cosa più rotta che vedo?
Lo sguardo degli anziani.
Puoi leggere nei loro occhi quanto sono disorientati. Quanto hanno bisogno di te che hai ancora l'obbligo e, di conseguenza, la forza per...riprogettare.
Perchè un anziano italiano è profondamente attaccato alla sua casa. Il suo sacrificio di una vita. E vederlo svanire in 20 secondi è una sorta di fallimento di ideale. Si fanno domande che mai avrebbero pensato di porsi. Si chiedono se davvero è valsa la pena lavorare una vita senza sosta, rinunciando a vedere cosa c'è fuori e ...cosa c'è dentro.
Il mattone. Quante volte ho sentito dire che è un investimento...
Pensate ad una vecchia tartaruga che ha camminato per anni senza fermarsi per proteggere il suo guscio da ogni rischio e pericolo e lo vede rompersi a due passi dal punto di arrivo.
Che voglia e che forza può avere di risollevarsi e ripartire.
Lo stimolo che ti porta a reagire nell'immediato è la responsabilità che hai nei confronti dei tuoi figli. Perchè vuoi dare loro il meglio, anche in un contesto disastrato. Ma quando i tuoi figli non hanno più bisogno di te chi ti può stimolare a ristrutturare o ricostruire una casa. E mi chiedo...chi è costretto ad accedere ad un mutuo perchè non ha altre possibilità, si troverà la porta della banca aperta a 75 anni?
Io li vedo. Ti guardano e sembrano dire..."Forse abbiamo sbagliato tutto. Forse ci sarebbe bastata una casetta grande la metà. Ma lo abbiamo fatto per voi. Voi che non volete radici. Che per lavoro sarete costretti a spostarvi chissà in quale luogo...allora forse abbiamo sbagliato davvero."
Si trovano ospiti in casa di parenti. Senza più le loro abitudini. I loro oggetti.
Il terremoto ha tolto loro ogni certezza. Non potendo vedere un futuro non riescono a fare progetti.
Fanno tenerezza. Anche i più forti. Quelli che di case sono riusciti a farne tre. Perchè capisci che in quelle case c'era la loro forza. La certezza di aver "fatto bene".
Ad Agosto le città si vuotano. Stasera ho fatto un giro nella mia "città vuota". Ho pensato che il mondo è tanto grande...e che i mattoni non sono altro che mattoni.
Un ritornato dalla villeggiatura her.etico