tag:blogger.com,1999:blog-90549463533378192442024-03-13T11:27:09.906-07:00her.eticoher.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-23194864994464535292019-10-26T14:20:00.002-07:002019-10-26T14:20:35.913-07:00riMani<div dir="ltr" style="font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, 'Helvetica Neue', 'Segoe UI', Arial, sans-serif; font-size: 13px;">
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<b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
Oggi voglio raccontarvi l’inizio di una storia. Una storia che in realtà non ha un inizio, e neppure una fine, perché è una storia circolare; qualcosa che nasce e poi comincia a girare e non finisce mai. Una storia che ha tanti personaggi, tante maniGOLDe che si ritrovano in mezzo a questo cerchio per aiutarlo a stare sempre in movimento, perché il suo girare crea energia e bellezza e la sua melodia è riMani.</b></div>
I frutti di questo movimento li potrete vedere tra qualche tempo e saranno abiti speciali, nati ieri e rinati domani. Saranno tessuti del passato trasformati in futuro.<br />Seguitela e sostenetela questa storia che sta crescendo pura, passo dopo passo, perché darà luce a tante mani dimenticate.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6r3ajEoqEBUSg6O6bnogTraOEsBdXIPkUzt8Lcn4eQhCJFaLHs2y_SdK0JlfP2NUKdOlLwyRykxxidqrvBF0z0aZ6lUyoErxTfiZ0K6GiO7UHUnjiaJVJtmCuivHdNZSTKR_C63882oLj/s1600/vintage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6r3ajEoqEBUSg6O6bnogTraOEsBdXIPkUzt8Lcn4eQhCJFaLHs2y_SdK0JlfP2NUKdOlLwyRykxxidqrvBF0z0aZ6lUyoErxTfiZ0K6GiO7UHUnjiaJVJtmCuivHdNZSTKR_C63882oLj/s320/vintage.jpg" width="320" /></a></div>
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Rispolvero her.etico ogni tanto. Nei momenti speciali, per eventi importanti.</div>
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Quindi, se sono qui, è perché devo raccontare qualcosa di grande che sta succedendo.</div>
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Dovete sapere che si sta avverando a Finale Emilia un sogno realizzabile, sta nascendo una sartoria sociale, e ora vi spiego bene di cosa si tratta. </div>
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Sedetevi un attimo però, che ve lo voglio raccontare proprio dall’inizio:</div>
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Qualche tempo fa la mia amica Irma, bravissima attrice di teatro, mi invia lo screenshot di un post apparso su Facebook. Questo post lanciava l’idea di creare una sartoria a Manitese. Manitese, se non lo conoscete, è un posto speciale che c’è a Finale Emilia e vi consiglio di frequentarlo per capire bene quante attività sociali importanti e magnifiche si fanno in quel luogo. </div>
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Ho ringraziato Irma, sono andata subito a cercare il post, e ho dato ad occhi chiusi la mia disponibilità a Gaia per l’avvio di questo progetto, che in quel momento era solo un’idea confusa scritta su un social.</div>
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Tutto è partito così. </div>
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Come me, altre persone si sono rese disponibili e, il 10 Settembre, abbiamo fatto il primo incontro per confrontarci. Da questo incontro non ci siamo lasciati più.</div>
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È nato un progetto incredibile, che prende spunto da altre realtà esistenti, una sartoria sociale che avrà un proprio brand e realizzerà capi esclusivamente da materie prime riciclate.</div>
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Una prima collezione, maniGOLDe, verrà realizzata con tessuti abbandonati e una seconda linea nascerà dalla trasformazione di abiti vintage e si chiamerà riMani. </div>
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Vogliamo riuscire a far rimanere, a non abbandonare, a non buttare: i tessuti, gli accessori, gli abiti, le persone. Vogliamo creare un cerchio che include e sostiene, un cerchio di economia circolare e sostenibile. </div>
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Vogliamo produrre bellezza da vendere, per offrire speranze e lavoro. </div>
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Il nostro obiettivo è infatti quello di riuscire a formare ed includere in questo progetto persone che la vita ha un po’ bistrattato, e il nostro sogno è quello di poter offrire loro una formazione, un lavoro e un futuro.</div>
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Vogliamo far ricominciare.</div>
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Noi, </div>
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io, Sabrina, Elisa, Anna, Polly, Paola, Mary Grace, Mirella, Lucrezia, Rita, Nicolas, Ludovica, Marinella, Bettina, Gaia, Luca, e tutti quelli che ci stanno dando una mano, </div>
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siamo entusiasti di quello che stiamo facendo e felici di ogni piccolo passo che giorno dopo giorno ci sta portando a prendere forma circolare, a raggiungere la meta.</div>
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Stiamo faticando tanto (di fatica bella) per sistemare il nostro laboratorio con quello che c’è di regalato e far sì che tutto sia pronto per iniziare a lavorare e a formare le nostre ragazze dal futuro nuovo. </div>
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La nostra sartoria, la nostra collezione, le nostre speranze da regalare, tutto questo sarà pronto per la primavera 2020, e non vedo l’ora di potervi invitare alla sfilata di inaugurazione.</div>
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Sarà una grande festa. </div>
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Non potete mancare.</div>
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Vi aspettiamo in Marzo per festeggiare insieme la nascita di questo cerchio un po' magico: </div>
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la sartoria sociale di Manitese.</div>
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(Nel frattempo seguite i nostri passi di maniGOLDe su Instagram:</div>
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@mani.golde)</div>
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<br style="font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, 'Helvetica Neue', 'Segoe UI', Arial, sans-serif; font-size: 13px;" />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-66642761269422575082017-12-05T12:18:00.001-08:002017-12-06T05:23:02.765-08:00La Ele<div style="color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
<br /></div>
<div class="text_exposed_show" style="color: #1d2129; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px;">
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="font-family: inherit; text-align: center;"><b><br /></b></span></div>
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtxdCG_o1quTHfbgntaM5T2tedhaaijqNaj6aTfAXGsnFLKtkXFC1sb69t1rrDaqonvZjQaPWhC2fnl0plMPhyphenhyphen-hVgHISLRdga857wTt9cctD9AyfRGjER1PhM0Y2vsE4Dud0lVv1v8od/s1600/24129578_1731970176873669_262198581105813517_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="757" data-original-width="757" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtxdCG_o1quTHfbgntaM5T2tedhaaijqNaj6aTfAXGsnFLKtkXFC1sb69t1rrDaqonvZjQaPWhC2fnl0plMPhyphenhyphen-hVgHISLRdga857wTt9cctD9AyfRGjER1PhM0Y2vsE4Dud0lVv1v8od/s320/24129578_1731970176873669_262198581105813517_n.jpg" width="320" /></a></div>
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Questo sorriso si chiama Eleonora. Ha 19 anni.<br />
E sta facendo un viaggio speciale.<br />
Sola.</div>
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La Ele la conosco da tempo perché vive nel mio paese ed è una cara amica di mio figlio Nicola.<br />
Nicola ha sempre detto di lei che è una guerriera e, quando quest'estate ho saputo del viaggio che stava organizzando, l'ho guardata ed ho pensato anche io: - Sei una guerriera. -<br />
Una fantastica guerriera di 19 anni che ha deciso di partire per fare un'esperienza differente.<br />
Le tappe del suo viaggio, che ha organizzato in completa autonomia, sono la Birmania, il Nepal e l'India. In ogni Paese l'aspettano un orfanotrofio, un popolo da conoscere, mille scoperte.</div>
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Ha passato il tempo che precedeva la partenza a lavorare in un ristorante cinese a Bologna e poi ha preso il volo. </div>
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Ora si trova a Inie Lake, a est della Birmania. Ha visitato il sud, Yangon, L'Ovest, Bagan e il nord, Kalaw. Tra pochi giorni partirà per il Nepal e in seguito si sposterà in India.<br />
Seguo i suoi passi da lontano e con avidità guardo le sue fotografie e le sue storie su Instagram.<br />
Credo che sia un bellissimo "esemplare" di giovane e per questo ho deciso di raccontare qualcosa di questa esperienza.<br />
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La Ele mi ha scritto della Birmania, delle contraddizioni di un popolo meraviglioso; ricco di storie belle e di storie brutte. Ha conosciuto famiglie che l'hanno accolta come una figlia e scrive che hanno un modo di socializzare e intrattenere che è pura bellezza. Ma queste sono parole sue ed è giusto che sia lei a raccontare tutto quello che vedrà e conoscerà in questi mesi. Ora lo fa attraverso le immagini che condivide con noi.<br />
Ne ruberò alcune solo per mostrarvi un pezzo di mondo diverso; visto con gli occhi della Ele.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguENmNzioi06her32iCoWXmkOPBSWF5Xv6vItagtq-2ULUFCHGtQyiqLYdBhbvvFzVVUGpTmqKO09adL4K4MIYQ5re-1ed3w0qfM76-De2bYHvbWnAYuuu9KWCV8M6qo5r1fAuIhTJWhKn/s1600/23517683_1709715632432457_4658203043051517454_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="664" data-original-width="940" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguENmNzioi06her32iCoWXmkOPBSWF5Xv6vItagtq-2ULUFCHGtQyiqLYdBhbvvFzVVUGpTmqKO09adL4K4MIYQ5re-1ed3w0qfM76-De2bYHvbWnAYuuu9KWCV8M6qo5r1fAuIhTJWhKn/s320/23517683_1709715632432457_4658203043051517454_n.jpg" width="320" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Nicola dice: - La Ele non ha paura di niente. -<br />
E anche se io la vedo ancora piccoletta, con un facciotto da birba, quando la immagino sola in Birmania, in Nepal, in India, in giro tra case e gente, a lavorare negli orfanotrofi, non posso che provare ammirazione per tanta "paura di niente"; per tanta voglia, energia, curiosità e coraggio.<br />
Io, a dispetto di tutti i luoghi comuni, conosco dei ragazzi fantastici, che anche se lasciano i calzini in giro sono in gamba, attenti, impavidi, autonomi, aperti, curiosi, e tutt'altro che "sdraiati".<br />
E quello che apprezzo tanto in loro è che non si nascondono e camminano senza piedistallo.<br />
<br />
Approfitto di questo spazio per salutare un altro che non ha "paura di niente": mio figlio Tommaso che ha 17 anni e sta facendo tante cose nuove e speciali in Kentucky (ma se parlo di lui si arrabbia). Un pensiero a Nicola, intrepido ventenne, e ad Angelica, eclettica undicenne.<br />
Mi fido del futuro perché mi fido di loro.<br />
<br />
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihev1fn1LSEQDCXsmBc4lMTRV49ml7fHU3SsoL-rZApT5qWn6j1HvIp5mSA_nANPVG98Fqta6V5Jo9mp61z6C_aOKiqCXJvc36sAlGgXHllf1k5v3zuLrNBRMvMSrfpvewiR8mZcCudcRA/s1600/23621549_1715268188543868_4770555803013186218_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihev1fn1LSEQDCXsmBc4lMTRV49ml7fHU3SsoL-rZApT5qWn6j1HvIp5mSA_nANPVG98Fqta6V5Jo9mp61z6C_aOKiqCXJvc36sAlGgXHllf1k5v3zuLrNBRMvMSrfpvewiR8mZcCudcRA/s320/23621549_1715268188543868_4770555803013186218_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
ph. Eleonora Michelini</div>
Instagram @elemikee</div>
<div>
<br />
<br />
<div style="color: #1d2129; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
<b><br /></b>
<b>Conosco delle barche</b><br />
<b>che restano nel porto per paura</b><br />
<b>che le correnti le trascinino via con troppa violenza.</b></div>
<div>
<div style="color: #1d2129; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche che arrugginiscono in porto<span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"><br />per non aver mai rischiato una vela fuori.</span></b></div>
<div class="text_exposed_show" style="color: #1d2129; display: inline; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">
<b style="font-family: inherit;">Conosco delle barche che si dimenticano di partire</b><b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px;">
<b>hanno paura del mare a furia di invecchiare</b><br />
<b>e le onde non le hanno mai portate altrove,</b><br />
<b>il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche talmente incatenate</b><br />
<b>che hanno disimparato come liberarsi.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche che restano ad ondeggiare</b><br />
<b>per essere veramente sicure di non capovolgersi.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche che vanno in gruppo</b><br />
<b>ad affrontare il vento forte al di là della paura.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche che si graffiano un po'</b><br />
<b>sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche</b><br />
<b>che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,</b><br />
<b>ogni giorno della loro vita</b><br />
<b>e che non hanno paura a volte di lanciarsi</b><br />
<b>fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche</b><br />
<b>che tornano in porto lacerate dappertutto,</b><br />
<b>ma più coraggiose e più forti.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche straboccanti di sole</b><br />
<b>perché hanno condiviso anni meravigliosi.</b></div>
<b></b><br />
<div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<b>Conosco delle barche</b><br />
<b>che tornano sempre quando hanno navigato.</b><br />
<b>Fino al loro ultimo giorno,</b><br />
<b>e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti</b><br />
<b>perché hanno un cuore a misura di oceano.</b></div>
<b><div style="font-family: inherit; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
- Jacques Brel -</div>
</b></div>
</div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #1d2129; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin-bottom: 6px; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
</div>
</div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-13801795756405262662015-06-10T12:49:00.001-07:002018-03-22T07:37:28.976-07:00La psiche arcaica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGWuHBINYfGBl4s_LdeVafhnzbUIQwjLtMgPgtwtpTAar-nNknud96ef8-pjMHOZT2JGggJzlwQBwbB0Tn8eqOXvyrpuvseLv1EPzTgCo2XBYwrSAsfqL2zyV6OHF0z4wBHi6CWYV_HNRJ/s1600/Scimpanze%25CC%2581-che-ride-456x308.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGWuHBINYfGBl4s_LdeVafhnzbUIQwjLtMgPgtwtpTAar-nNknud96ef8-pjMHOZT2JGggJzlwQBwbB0Tn8eqOXvyrpuvseLv1EPzTgCo2XBYwrSAsfqL2zyV6OHF0z4wBHi6CWYV_HNRJ/s320/Scimpanze%25CC%2581-che-ride-456x308.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">In un qualunque mattino maggese, al bar della Zelmira nel paese dei pappagalli, si discuteva, come sempre, del più e del meno. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Un pappagallo diceva "<i>più</i>" e i suoi seguaci pappagalli lo applaudivano e ripetevano "<i>più</i>". </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Un altro pappagallo diceva "<i>meno</i>" e i suoi seguaci pappagalli lo acclamavano e ripetevano "<i>meno</i>".</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><i>Più</i> e <i>meno</i> erano argomenti di scarsa rilevanza, gossip pappagallese che non cambiava la vita a nessuno e di conseguenza le discussioni erano </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">perlopiù canzonatorie e nessuno si faceva male.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">La popolazione passava la giornata in questo modo, dopo che la grande crisi aveva tolto loro il posto fisso sul posatoio.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Più o meno.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Verso le dodici e trentatré di quel qualunque mattino entrò nel bar uno sconosciuto.</span></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"> I pappagallesi, poco aperti ai cambiamenti di abitudini, lo guardarono e si guardarono. </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Mostrando diffidenza.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Un tempo lo sconosciuto in questione era stato un pappagallese, ma non aveva mai frequentato il bar della Zelmira. Divenuto maggiorenne, era partito per conoscere il mondo, trasformandosi, appunto, in sconosciuto. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Aveva fotografato la fame, la guerra, la terra.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Era parecchio diverso da loro e lo confermò ordinando un carcadè. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">La Zelmira non faceva un carcadè da tempi immemorabili e si mise tutta in agitazione per quella richiesta anomala che le scompensava le sue certezze di barista della tradizione.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Visibilmente infastidita preparò il carcadè e lo appoggiò sul bancone senza neppure alzare lo sguardo.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Lo sconosciuto non se ne preoccupò granché e finito il carcadè si girò verso i pappagallesi e con le più buone intenzioni cominciò a raccontare la sua storia e la sua idea di soluzione. Nel bel mezzo del racconto disse "<i>per</i>". </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">"<i>Pe</i>r" era un argomento delicato. I pappagallesi dimenticarono tutte le altre parole e focalizzarono solo quella. "<i>Per</i>" era qualcosa che non comprendevano e che non sapevano affrontare e per un momento interminabile rimasero in silenzio, sbalorditi e preoccupati, sperando che i loro <i>pappaleaders</i> prendessero una posizione e facessero un'esternazione che avrebbero, ovviamente, ripetuto.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Ma non avvenne.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Solo lo sconosciuto, mortificato dopo aver intuito di aver pronunciato una parola che i pappagallesi non comprendevano, aprì di nuovo bocca per spiegarsi e mentre parlava fece un altro errore: affermò un sonoro "<i>diviso</i>". </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">E avvenne l'imprevedibile.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Al solo sentire quella parola i pappagallesi vennero presi da incontenibile turbamento ed iniziarono a sbattere i becchi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">I pappaleaders divennero tutti gonfi e rossi e cominciarono a pronunciare frasi concitate che nulla sapevano dire e queste frasi erano mescolate ad offese, a sberleffi, a spintoni. Tuttì i pappagallesi ripetevano, ovviamente, le frasi, le offese, gli sberleffi. E purtroppo anche gli spintoni.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Lo sconosciuto si ritrovò in balia di un branco di scimpanzé (dal cervello con la saracinesca chiusa) che lo assalirono senza neppure dargli il tempo di difendersi.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Venti secondi. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Bastarono.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Il tempo di un carcadè, di un "<i>per</i>" e di un "<i>diviso</i>", e la psiche arcaica aveva preso il sopravvento.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Lo sconosciuto cercò di difendersi in ogni modo ma nulla poteva contro quell'orda primitiva che aveva scambiato un "<i>diviso</i>" per una minaccia alla propria sopravvivenza.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Venti secondi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">La psiche arcaica. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">La paura. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">La diffidenza. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">La sopravvivenza. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">La difesa del territorio, del proprio pezzetto di caverna, della propria convinzione, della propria verità assoluta, del proprio piccolo posto nel mondo, della propria preda. </span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Lo sconosciuto, malconcio, venne sbattuto fuori dal marito della Zelmira. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">I pappagallesi, orgogliosi della loro azione che ritenevano sintomo di autenticità e passione si gonfiarono di nulla. Ma dentro sentivano muovere qualcosa. Malessere che era incomprensibile per loro.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Era la miscela di paura, di ego, di diffidenza che aveva provocato in loro l'esplosione: il <i>rabbismo.</i></span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Un <i>rabbismo</i> inutile e dilagante che contagiava chi era convinto di lottare per la sopravvivenza, anche se non era in pericolo di vita.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Uscirono dal bar e ognuno prese la sua strada. Si sentirono tutti molto soli.e </span></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">si sentirono tutti molto stanchi, le energie erano state gettate in quel baccano senza senso e buon senso. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Energie sprecate che avrebbero potuto utilizzare per fare altro. Ad esempio per vivere. O trovare soluzioni.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Qualcuno a casa ripensò a quelle parole. <i>Per </i>e <i>diviso.</i> E le trovò sul dizionario dei sinonimi e dei contrari.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Anche lo sconosciuto prese la sua strada.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">E anche lo sconosciuto si senti solo, stanco e svuotato.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Anche lui aveva dovuto sprecare le sue energie per difendersi dai pappagallesi e pensò che mai più avrebbe provato a parlare di "<i>per</i>" e "<i>diviso</i>" con degli <i>sconosciuti.</i></span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Pensò che quello che era accaduto poteva avere un senso quando e dove la lotta per la sopravvivenza era reale e quotidiana, quando non si conoscevano le parole per spiegare e risolvere, quando non esistevano eventuali soluzioni, quando non esisteva comprensione.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Ora e qui, tutto questo era solo un fallimento dell'evoluzione. Forse inevitabile. Aveva vinto la paura. Sentì salire comprensione per i pappagallesi, ma l'amarezza per quelle energie buttate al vento del non senso non lo abbandonò..</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Energie consumate.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Energie che servirebbero alla vita, alla cura. Che dovrebbero essere spese per guarire dai malanni, per superare gli incidenti di percorso, per lavorare, per lottare, per resistere, per crescere cuccioli, per le calamità naturali, per le avventure, i viaggi, le passioni, le sfide. O per dedicarle ad amare.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">E pensò che era un vero peccato essere costretti ad usarle per proteggersi il cuore dai propri simili. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Ma questa è un'altra storia.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Tm88QAI8I5A/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Tm88QAI8I5A?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-81894449419598438342015-05-19T15:08:00.002-07:002018-03-22T07:39:40.578-07:00Non trovo più il mio paese<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Per ricordare le date basta un po' di memoria. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ricordare le emozioni è più difficile. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Abbiamo dentro quella "sostanza" fondamentale e meravigliosa che chiamano resilienza che ci aiuta a superare i momenti più traumatici della nostra vita. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ci serve per proseguire vivendo. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ci anestetizza le parti doloranti e lentamente, senza fretta, ci guarisce.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Ricordare le emozioni con l'intensità del momento in cui le abbiamo vissute è salutarmente impossibile.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Anche per questo amo scrivere. Per conservare le emozioni. Anche quelle brutte. Ci stanno tutte nelle nostre valigie.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Oggi, 20 Maggio 2015, sono andata a cercarne una in un cassetto molto particolare che si chiama "Moto di terra". </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Ho trovato, tra i tanti, questo articolo che era uscito solo tradotto in inglese sul nostro sito </span></span>http://terremotosanfelice.org.<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"> </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Credo che rileggere quello che abbiamo provato in quei giorni, e che ci accompagnerà, in maniera sempre più gentile per tutta la vita, sia un modo autentico per ricordare quello che è stato e in particolare quello che eravamo, noi, in quel momento drammatico.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Forse non siamo ancora pronti per dire che è solo un ricordo perché intorno a noi nulla è più come prima, ma, come dice la mia bimba, oggi è il compleanno del terremoto. E questa è una notte diversa.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Lo scritto che segue è una delle tante emozioni che ho provato in quei mesi.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">[20 e 29 Maggio 2012]</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;">Tra la via Emilia e il West tutto trema e tutto cambia.</span></span><br />
<div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_ZilEQCyzQ2jT9Fl7zYS-VJ-aIFXNnrMZ42DHRpbb_WWpFqSyRFXgfH79ZeYIhYRpug6SiEIANjmbZDbppO7OoiBxp8hZxtBIbM7RW7axQxJk8QVvm5BekpE0CWL1ZLV_Zi1kKD_afmlS/s1600/andrea_carrubba__7__1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_ZilEQCyzQ2jT9Fl7zYS-VJ-aIFXNnrMZ42DHRpbb_WWpFqSyRFXgfH79ZeYIhYRpug6SiEIANjmbZDbppO7OoiBxp8hZxtBIbM7RW7axQxJk8QVvm5BekpE0CWL1ZLV_Zi1kKD_afmlS/s320/andrea_carrubba__7__1.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"> Ph. Andrea Carruba</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><b>Non trovo più il mio paese (8 Giugno 2012)</b></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Oggi ho preso la bicicletta e ho fatto un giro per il mio paese.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Però non l’ho trovato. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Quello che ho visto non è il mio paese. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Quello che ho </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">visto è un luogo che non conosco. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Un luogo pieno di nastri rossi e bianchi che </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">impediscono l’accesso. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Pieno di macerie ancora sparse per le strade. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Di </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">militari e di volontari. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">E’ un gigantesco camping formato da tendopoli di ogni </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">genere. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">E’ un centro storico dove sono rimasti solo fantasmi, che temo lo </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">abiteranno per troppo tempo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Sono passati soltanto 19 giorni dalla notte del 20 Maggio, eppure sembra </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">passato un secolo. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Quella notte, in qualche modo le nostre vite sono cambiate per sempre. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ci </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">siamo fatti molto male. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Le nostre case, luoghi in cui ci sentivamo al sicuro, hanno tremato forte, </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">facendoci scappare; s</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">ono diventate i luoghi che più temiamo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Quell’alba che tutti noi ricorderemo per sempre. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Quell'alba tatuata nel </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">nostro cervello. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Il momento in cui abbiamo iniziato a percepire che era una cosa grande. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Molto </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">più grande di noi. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Che non era solo paura. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Chi per strada, chi in auto, ha cominciato a capire, a vedere. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Sì, ci sono macerie. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">C'è distruzione. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Il terremoto questa volta ha </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">colpito proprio noi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Da quel momento in poi non c’è stata più certezza. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Tutto si è fermato.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Perché il terremoto è un prepotente ladro. Ti ruba in pochi secondi il </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">futuro.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ruba le scuole ai bambini, le case alle madri e le chiese ai fedeli. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ruba il </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">lavoro e la pausa. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ruba i progetti. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ruba i sogni e la libertà.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">E quando pensi che tutto sia finito e incominci a ricucire le ferite ecco che </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">torna, a ricordati che non sei nessuno di fronte a lui.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Il secondo terremoto, alle 9 del mattino del 29 Maggio, penso sia stato il </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">colpo di grazia per troppe persone. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Per troppe case. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Per troppe aziende. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Per </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">troppi cuori. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Per troppe menti.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Il nostro paese, i nostri paesi, hanno bisogno di aiuto. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">I nostri bambini hanno bisogno di scuole.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">I nostri ragazzi hanno bisogno di speranza.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Noi tutti abbiamo bisogno di vita.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Non voglio far crescere i miei figli in mezzo ai fantasmi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Cristiana Cesari</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">[A tutti coloro che hanno conosciuto il signor Terremoto]</span>her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-34717573617669674202015-04-17T03:49:00.001-07:002018-03-22T07:40:25.571-07:00Un fantasma di palcoscenico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2UPmP04m4bRcmYpmSFF6zKASxEXXpJ2bzTOWOQcpi1YAbVYK35bfJRMPcn5vXVktmnkavMjgDS8NKuniSmwg11M7AwmJvEwU8SO3qoLz42qGrDdTuhZlVBUs_Th3pEKQRqDIcHGewBUBd/s1600/11134016_1639759512906005_4503980644217220054_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2UPmP04m4bRcmYpmSFF6zKASxEXXpJ2bzTOWOQcpi1YAbVYK35bfJRMPcn5vXVktmnkavMjgDS8NKuniSmwg11M7AwmJvEwU8SO3qoLz42qGrDdTuhZlVBUs_Th3pEKQRqDIcHGewBUBd/s1600/11134016_1639759512906005_4503980644217220054_o.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
Le fotografie sono di Mariarosa Bellodi.<br />
Il soggetto è l'interno di un piccolo teatro. Oggi.<br />
Il teatro di San Felice sul Panaro.<br />
Quando le ho viste sul profilo Facebook di Mariarosa ho sentito un piccolo tuffo al cuore.<br />
L'ultima volta che sono entrata in questo teatro è stato un martedì sera. Il martedì precedente al 20 Maggio 2012.<br />
Eravamo lì per fare le prove del nostro spettacolo. La prima era vicinissima.<br />
Poi BOOM!<br />
Lo spettacolo lo abbiamo fatto a Settembre, sotto un tendone. L'anno dopo sotto ad un altro tendone.<br />
E l'anno scorso in un piccolo auditorium.<br />
E' bello comunque. Teatro lo puoi fare ovunque, anche per strada, ma devo ammettere che ogni volta che vedo un palcoscenico penso che prima o poi vorrei togliermi la voglia di recitare le mie piccole parti in un teatro vero.<br />
<br />
Queste fotografie mi fanno un po' male anche per un altro motivo:<br />
perché non siamo nel dopoguerra, ma nel 2015, in Emilia Romagna. E io sono zuccona e continuo a pensare che se fossimo in un Paese meno complicato, corrotto e marcio, questo piccolo teatro sarebbe già risorto.<br />
<br />
Cristiana Cesari<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG80bnogZTEjasFnSVCFGDJucf-P7VILzokS9Ubb-Rn3Uz3V9lu54k5Gmu8zFbHPsXyQwMN3iGB4H5HI_-47pNw585850ztRIIgwTYQxn9QMbSybzXeqcyHwPjvv-0fX83h3Jclho_1IIu/s1600/10308559_1639759532906003_5579957643296945438_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG80bnogZTEjasFnSVCFGDJucf-P7VILzokS9Ubb-Rn3Uz3V9lu54k5Gmu8zFbHPsXyQwMN3iGB4H5HI_-47pNw585850ztRIIgwTYQxn9QMbSybzXeqcyHwPjvv-0fX83h3Jclho_1IIu/s1600/10308559_1639759532906003_5579957643296945438_n.jpg" width="213" /></a></div>
<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-10548871681231175872015-04-01T13:48:00.000-07:002018-03-22T07:05:26.137-07:00Silenzio<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">C'era una volta un vecchio signore codardo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Il suo nome era Silenzio.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Viveva in una casa con le finestre speciali. Sembravano orecchie. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Gli scuri,</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">invece,</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">sembravano mani.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ogni volta che entrava un rumore sgradito, gli scuri-mani si appoggiavano sulle finestre-orecchie, e il rumore si faceva ovatta.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Visse a lungo il signor Silenzio. Secoli e secoli.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Fuori successe di tutto,</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">guerre,</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">catastrofi,</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Ingiustizie e pandemie,</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">ma lui mai trovò le parole. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">"Non ho sentito nulla"- disse prima di andarsene. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;">Non è successo nulla.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px;"></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuvvbcWdlFJBq6eOGq4QwKAqVQxepoLbX45SKye-ByIGmmWFEaHwyk-6NytrvORN21BMVHFZ0l-wv517mUw9BLLQ2RElF9k_IcNfBtoi7F08QB1_maBOIgqE7MlsbNplJ_5VfzImlL1TMr/s1600/Fotografie-bianco-e-nero-7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuvvbcWdlFJBq6eOGq4QwKAqVQxepoLbX45SKye-ByIGmmWFEaHwyk-6NytrvORN21BMVHFZ0l-wv517mUw9BLLQ2RElF9k_IcNfBtoi7F08QB1_maBOIgqE7MlsbNplJ_5VfzImlL1TMr/s1600/Fotografie-bianco-e-nero-7.jpg" width="320" /></a></div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-23271291108606696372014-12-03T12:49:00.001-08:002018-03-22T07:43:18.128-07:00La tregua<div style="background-color: white; color: #555555; font-family: 'Lucida Grande', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; margin-top: 20px; padding: 0px;">
"Basti dire, allora, che quando vedete un uomo con il gomito alzato, la testa bassa, le spalle curve su una bevanda marrone scuro, che chiacchiera sottovoce e in maniera ellittica con la barista, brillo e con gli occhi stanchi ma apparentemente felice, sappiate che quello a cui state assistendo è un individuo che si concede finalmente una tregua."<br />
Richard Ford, <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Lo stato delle cose</em></div>
<div style="background-color: white; margin-bottom: 20px; margin-top: 20px; padding: 0px;">
<div style="color: #555555; font-family: 'Lucida Grande', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 24px;">
<br />
<br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">Ultimamente sto amando tanto la parola "tregua". E' un lasso di tempo nel quale ci si impone una sorta di pace che aiuta a recuperare energie.</span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">A respirare.</span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">Se riesci a sbirciare con la coda dell'occhio, in questo scorcio di tempo, a volte puoi anche trovarci risposte; risposte non condizionate da sentimenti che annebbiano un po' il cervello.</span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">La tregua può essere di diversi generi. Diciamo che ognuno dovrebbe riuscire ad avere la tregua che si merita. </span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">Ci sono tregue reali e tregue immaginarie e possono essere entrambe efficaci.</span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">L'importante è staccare lo spinotto del cervello in modo da lasciarlo riposare. Non è che lo si spenga, semplicemente si oscurano alcune stanze che sono troppo incasinate. Si chiude per qualche tempo la porta in modo che il disordine non prenda il sopravvento. La cosa fondamentale è non vedere per provare a <b>sentire</b>.</span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">Lo so, è difficile, ma immaginate di dover partire per un luogo molto affascinante e non avere il tempo per sistemare una stanza. Solo uno sciocco perderebbe un aereo per sistemare una stanza. </span><br />
<span style="margin: 0px; padding: 0px;">In questo caso, chiunque penserebbe che basta chiudersi la porta dietro le spalle e quel disordine non sarà più al centro dei suoi pensieri.</span><br />
Durante il viaggio forse ci si penserà ogni tanto, ma lentamente ci si accorgerà che sta avvenendo quel piccolo miracolo che chiamerò <b>distacco</b>.<br />
<br />
Nel momento <b>distacco</b> a volte ci si rende conto di <b>sentire</b> meglio. Pare quasi che le soluzioni impossibili ci appaiano affrontabili.<br />
Può accadere che sulla via del ritorno ci prenda una gran voglia di arrivare a casa per riordinare la stanza, ma in un modo completamente diverso dal solito. Abbiamo il desiderio di dare un nuovo ordine alle cose.<br />
Può capitare di aprire la porta e richiuderla di nuovo.<br />
Può capitare di aprire la porta, entrare e ripiombare nel disordine.<br />
In questi due casi non c'è da preoccuparsi troppo. Probabilmente abbiamo solo bisogno di tempo ed altri momenti di tregua.<br />
<br />
Può capitare di aprire la porta, entrare, e cominciare spostando piccole cose.<br />
Può capitare di aprire la porta, entrare e rivoluzionare tutto.<br />
Può capitare di aprire la porta, entrare, e buttare tutto dalla finestra.<br />
In ogni caso, l'azione avrà sostituito il pensiero.<br />
<br />
Tregua per chi non trova pace.</div>
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #555555; font-family: 'Lucida Grande', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; margin-top: 20px; padding: 0px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/hajBdDM2qdg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<em style="margin: 0px; padding: 0px;"><br /></em></div>
<div style="background-color: white; color: #555555; font-family: 'Lucida Grande', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; margin-top: 20px; padding: 0px;">
… una cittadina che ha una vita, e non uno stile di vita.</div>
<div style="background-color: white; color: #555555; font-family: 'Lucida Grande', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; margin-top: 20px; padding: 0px;">
<em style="margin: 0px; padding: 0px;"></em></div>
<div style="background-color: white; color: #555555; font-family: 'Lucida Grande', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; margin-top: 20px; padding: 0px;">
Richard Ford, <em style="margin: 0px; padding: 0px;">Lo stato delle cose</em></div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-77521290973645544052014-11-16T09:57:00.002-08:002014-11-20T12:27:12.806-08:00I was not born in the USA Se avete un pochino di tempo e un pochino di curiosità vorrei portarvi a visitare un posto.<br />
Non dovete temere nulla.<br />
L'unico effetto collaterale può essere un po' di frustrazione.<br />
<br />
Venite con me.<br />
<br />
<b>Parte prima (dolce)</b><br />
<br />
Siamo in auto e stiamo percorrendo una strada larga, in mezzi ai boschi.<br />
Ora fate attenzione, svoltiamo e prendiamo un'altra via.<br />
Ci siamo.<br />
Alla nostra destra vediamo una lunga struttura, sembra un grande deposito con a fianco tanti pullman gialli che chiameremo Scuolabus. Le scuole che ho visto qui sono tutte fuori dai centri abitati. Tutte in spazi aperti e molto grandi. Gli Scuolabus sono tantissimi perché devono garantire la trasferta a tutti gli studenti.<br />
<br />
Alla nostra sinistra uno spazio esteso, molto esteso, non vediamo la fine.<br />
In questo spazio infinito due costruzioni, basse e immense. L'opposto dei grattacieli che ho visto a New York.<br />
Ora svoltiamo a sinistra ed entriamo in questo spazio.<br />
Enorme, verde.<br />
Attorno a una delle strutture ci sono tanti giochi per bambini. Altalene, grandi scivoli e castelli da esplorare. E' una Elementary school.<br />
Proseguiamo costeggiando un campo da calcio ed altri campi, fino a giungere ad un ampio parcheggio. Siamo davanti all'ingresso di una delle due costruzioni.<br />
Entriamo.<br />
Saluti.<br />
Sorrisi.<br />
Nice to meet you.<br />
<span style="text-align: center;">Siamo all'interno di una Secondary school americana. Quella che va dagli undici ai diciotto anni e comprende la middle school e l'high school. </span><br />
<span style="text-align: center;">Una scuola di un piccolissimo paese dello Stato di New York.</span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Il sovrintendente ci guida </span><b style="text-align: center;">orgoglioso</b><span style="text-align: center;"> alla scoperta della sua scuola.</span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
Un corridoio, con tanti armadietti rossi ai lati, è una delle tante strade simili che percorreremo per visitare questo luogo che, ai miei occhi, più che una scuola, sembra già un paradiso per ragazze e ragazzi.<br />
I corridoi sono suddivisi in base alle varie materie. Le materie scientifiche le troveremo quindi tutte nello stesso corridoio, mentre Storia, Letteratura, Lingua e Psicologia, saranno in un altro. I laboratori in un altro ancora e le aree comuni avranno la loro zona dedicata.<br />
Le lezioni sono in corso ma il corridoio non è vuoto, ci puoi incrociare curiosi sguardi giovani o gruppi di persone che parlano tra loro.<br />
Le porte delle aule sono aperte. Non c'è confusione ma neppure silenzio. Solo rumore di vita.<br />
<br />
La prima "attrazione" che vediamo è un laboratorio di falegnameria con ogni genere di attrezzatura. Un laboratorio moderno e completo di ogni utensile.<br />
Un odore di legno buono entra in maniera prepotente nelle nostre narici e pare davvero di essere presso un artigiano.<br />
L'artigiano in questione è invece un uomo, che sta in quella che è la sua grande classe, ad attendere dei ragazzi che vogliono imparare a trasformare il legno. Un insegnante.<br />
Qui, sono i ragazzi a spostarsi nelle varie aule o laboratori al cambio dei periods. A parte alcune materie obbligatorie, sono loro stessi a scegliere il loro percorso, che possono anche modificare.<br />
Falegnameria è solo una delle tante opzioni che possono <b>scegliere</b>.<br />
L' <i>artigiano</i> <i>insegnante</i> ci accoglie, ci spiega, ci mostra.<br />
<b>Orgoglioso</b>.<br />
<br />
Proseguiamo il nostro tour entrando nel Laboratorio di robotica e tecnologia dove un fiume di terminali vive in armonia con l'alchimia dello scienziato antico. Non c'è lezione in questo momento ma lo <i>scienziato insegnante </i>sta parlando con un ragazzino.<br />
Sul bancone davanti a loro tanti pezzettini che immagino faranno parte di un grandioso progetto. Si respira aria di invenzione.<br />
Si respira la stessa intensità di <b>orgoglio</b>.<br />
<br />
<br />
<br />
Queste grandi aule sembrano in qualche modo tutte collegate tra loro. Entriamo in un luogo dove l'aria di invenzione muta, arricchendosi di arte, siamo nel Laboratorio di pottery.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipcOiQ8GpLx0Om7Bcv36QcBjU0I_uzpIwSqXg0njMM1Y-GqYVmJAxgSGLAKlmrwYP4a9sEsuLmEk86n0G77Y8kk-fqypFyDnjEGaZUi_vqlAQWj6n3wdksGesrtUG-4WnYkacCwu7tYxgh/s1600/images.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipcOiQ8GpLx0Om7Bcv36QcBjU0I_uzpIwSqXg0njMM1Y-GqYVmJAxgSGLAKlmrwYP4a9sEsuLmEk86n0G77Y8kk-fqypFyDnjEGaZUi_vqlAQWj6n3wdksGesrtUG-4WnYkacCwu7tYxgh/s1600/images.jpeg" /></a></div>
<br />
La musica in sottofondo accompagna un momento nel quale sono le mani ad imparare. Il laboratorio ha una forte personalità, come gli altri che abbiamo visitato.<br />
Pottery è un'altra materia che gli studenti possono<b> scegliere</b>.<br />
La <i>potteratrice maestra </i>sta entrando con un carrello pieno di opere fatte da mani che stanno crescendo. Ce le mostra <b>orgogliosa</b>. Opere create, plasmate, scaldate, seccate, dipinte. E mentre le guardo non posso non pensare alla metafora di una vita che muta, che cresce. Per un attimo penso al vasaio de La caverna di Saramago. Alle sue statuine che devono entrare nel fuoco. Al soffio, al venticello, all'arietta, allo zefiro e a questo passo meraviglioso e illuminante di un libro per me molto importante.<br />
<a href="http://her-etico.blogspot.it/2011/11/il-soffio-il-venticello-larietta-la.html">http://her-etico.blogspot.it/2011/11/il-soffio-il-venticello-larietta-la.html</a><br />
<br />
Il Laboratorio di informatica e web design è un vero e proprio mare nel quale al posto delle onde ci sono computer. Vorrei contarli ma l'impresa è impossibile. Temo ce ne sia uno per ogni studente. L'immenso salone viene utilizzato anche per le riunioni e per i corsi di aggiornamento degli insegnanti.<br />
<br />
Come vediamo nei film, ogni scuola americana ha un occhio di riguardo per lo sport. Ha la sua squadra di football e le sue cheerleader, ma non solo. In questa scuola, ad esempio, il calcio, sia maschile che femminile, vede il campo riempirsi tre pomeriggi alla settimana di studenti che fanno allenamento e i coach sono insegnanti della scuola, con il loro ufficio all'interno e la classe all'esterno. Non manca neppure la piscina. Lo studente può <b>scegliere</b>.<br />
Ci fermiamo a salutare il coach di soccer e ci vengono mostrate con <b>orgoglio </b>le tante coppe vinte dalle squadre della scuola.<br />
Nei mesi invernali, in questa zona, ci si può inoltre iscrivere ai corsi di sci e, sempre un insegnante, un pomeriggio alla settimana, parte con uno di quei pullman gialli e porta gli studenti sui monti. Una scuola all'aria aperta.<br />
La Palestra interna classica è completata da un'altra palestra attrezzata. Cioè, una vera e propria palestra da body building che gli studenti possono frequentare nelle pause o dopo le lezioni.<br />
Da questa, una grande porta, si apre verso una enorme sala completamente imbottita che è la palestra per la lotta. (Ho ripetuto quattro volte la parola palestra.)<br />
Si.<br />
Ci sono anche le lezioni di lotta.<br />
Può sembrare inopportuno o assurdo insegnare lotta in una scuola, ma si può <b>scegliere</b>.<br />
Si può <b>scegliere</b> se passare un po' di tempo ad imparare la lotta o nella fornitissima e incantevole Biblioteca-Libreria della scuola.<br />
C'è ad accoglierci una vera e propria "<i>insegnante bibliotecaria</i>".<br />
La luce che entra dalle grandi finestre rende questo posto ancora più confortevole. Diversi studenti, sparsi nei vari angoli di lettura, consultano volumi. <b>Scelgono</b> libri.<br />
Vorrei sedermi anche io e ritornare studente per poter approfittare di tanta ricchezza messa a mia disposizione.<br />
<br />
Durante le pause si può approfittare anche della Sala relax. Si chiama Senior Lounge.<br />
Ci appare come un mega salotto con tanto di schermo e divani. Ragazze e ragazzi <i>stravaccati</i> si concedono un po' di riposo. Possono <b>scegliere</b>.<br />
Adiacente a questo angolo di pausa c'è la sala mensa, con annesso il bar. Più che una mensa da scuola sembra un grande ristorante self service. Modernissimo. Gli studenti sono comunque liberi di portarsi il pasto da casa e consumarlo insieme agli altri. Da noi è vietato. Un altro valore aggiunto ad una Scuola che non è solo dovere, ma fulcro di vita sociale per centinaia di ragazze e ragazzi. Una vita sociale che si svolge all'interno di un luogo che offre loro non solo nozione, ma possibilità di sperimentare e sperimentarsi. Conoscenza di sé.<br />
<br />
Ora arriva la parte migliore:<br />
<br />
Il Laboratorio di musica è un piccolo regno completamente insonorizzato nel quale si può imparare a suonare uno strumento.<br />
Qui si impara la musica.<br />
Gli studenti possono <b>scegliere</b> se e cosa imparare. Il sovrintendente ci dice che la musica ha un'importanza fondamentale nello sviluppo dei giovani. <br />
Quello che imparano in questo regno prende poi forma e si realizza nel grande Teatro auditorium. Gli studenti, inoltre, possono <b>scegliere</b> di fare canto. O teatro. O danza.<br />
<br />
Mio figlio è negli Stati Uniti da Agosto e doveva stare un semestre. Mio figlio, che ha diciassette anni e sta facendo qui il suo quarto anno di scuola superiore, ha chiesto di poter restare tutto l'anno. Tornerà a Giugno e prenderà il diploma americano in questa scuola.<br />
Mi mancherà da morire ma credo che questa esperienza lo arricchirà talmente tanto che non ho il diritto di interromperla. In Italia ha un gruppo musicale nel quale è cantante e chitarrista. Fanno trash metal. Ha scelto tra le sue materie opzionali il canto. Canterà altro, canterà in coro. Per imparare.<br />
Nel coro ci sono i bassi, i baritoni, i tenori, i soprani e ragazze e ragazzi di età diverse si uniscono e mischiano le loro voci in armonia e tutto ciò diviene melodia.<br />
Ci hanno salutato così alla Secondary School.<br />
Cantando.<br />
E' stata una sorpresa.<br />
Non ho saputo fermare le lacrime di gioia.<br />
<br />
Ci ha salutato così.<br />
Cantando per noi.<br />
Sono <b>orgogliosa</b> di lui.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaFJw9S715Dxz_ZjhSjRMIBdcesRDdXqfoG3vuxAsa3xvlidX2tEgXW5248MV3z3FnCs067U_T9bFxo4BU_F_Gr2_ERTHbNW5EvNQb_1a9769KTxlCmCMDMELQuCh1O0SjNB0o1sa8IVTg/s1600/IMG_0683.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaFJw9S715Dxz_ZjhSjRMIBdcesRDdXqfoG3vuxAsa3xvlidX2tEgXW5248MV3z3FnCs067U_T9bFxo4BU_F_Gr2_ERTHbNW5EvNQb_1a9769KTxlCmCMDMELQuCh1O0SjNB0o1sa8IVTg/s1600/IMG_0683.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Parte seconda (amara)</b><br />
<br />
Ho chiesto al preside se la sua scuola è un'eccellenza. Mi ha risposto di no. Mi ha detto che è al di sotto della media perché essendo una zona rurale arrivano meno fondi che in altri distretti.<br />
Quella che vedete appena sopra è l'unica fotografia che ho scattato all'interno della scuola. Durante la visita non ho osato farlo per rispetto. Quando ho chiesto di poter fotografare il sovrintendente era assolutamente contento. Il suo <b>orgoglio</b> lo potevo respirare.<br />
Questo non è un post che vuole esaltare gli Stati Uniti. Questa è solo una testimonianza. Credo ci siano scuole pubbliche altrettanto fantastiche anche in altri stati europei. Provate quindi a pensare che io abbia visitato questa scuola in mezzo al mare. In zona franca.<br />
Io vorrei solo portare una testimonianza di scuola diversa dalla nostra. Alla quale forse abbiamo ambito, in modo differente e nostro, per un po' e che poi è tornata indietro, alla scuola prussiana. Dove tutti devono imparare le stesse cose. Dove non è contemplata l'opportunità di poter esplorare le proprie attitudini.<br />
Non so fino a che punto potranno essere d'accordo con me i conservatori.<br />
Io credo che amare la scuola e starci bene, non temere il giudizio o la bocciatura, poter <b>scegliere </b>buona parte delle materie, poter sperimentare ed esplorare tante differenze, poter imparare ad usare le mani e poter abbinare tutto questo alle nozioni, importantissime, di base, che nessuno pensa di mettere in secondo piano ma che dovrebbero essere parte dell'istruzione che, insieme a tanto <b>altro</b>, diviene anche cultura, sia una grande opportunità di crescita. Tutto questo <b>altro</b> in Italia viene offerto privatamente, fuori dall'orario scolastico. Lo troviamo ancora in qualche progetto alle scuole elementari, quasi sempre a pagamento. Alle medie entriamo nel buco nero. C'è stato un momento nel quale si potevano fare materie opzionali, poi i tagli hanno impedito ogni volo pindarico. Nella nostra scuola media i ragazzi suonano il flauto. Alle superiori la musica non esiste.<br />
Di conseguenza è possibile fare attività diverse solo per le ragazze e i ragazzi le cui famiglie possono permettersi di pagare corsi. O attività sportive. Mentre nella scuola che ho visitato la possibilità viene data a chiunque. Possibilità di poter imparare a suonare uno strumento musicale. Di danzare, di cantare, di frequentare una palestra. Di poter fare uno sport.<br />
L'Italia ha ormai una scuola che è diventata semplice dispensatrice di nozioni. Gli insegnanti coloro che debbono rispettare un programma che è fatto da funzionari statali. I giudizi sono numeri freddi. Le strutture obsolete.<br />
<br />
Io vivo in un paese dove la scuola è stata costruita da poco perché il terremoto ha reso inagibile quella <b>vecchia.</b><br />
Quella <b>vecchia</b> era tanto <b>vecchia</b>. Era una <b>vecchia</b> scuola su tre piani.<br />
Abbiamo tante scuole <b>vecchie</b> in Italia.<br />
Ora abbiamo una struttura antisismica. A piano terra.<br />
Una "struttura temporanea" che rimarrà per sempre. Le aule sono piccole ma la scuola è nuova e bella. La costruzione della palestra però (resa possibile anche grazie alle donazioni) è bloccata. Mi hanno detto per problemi di appalti e fallimenti. La mensa, inaugurata da poco, ha un problema acustico che pare amplifichi le voci. Ci hanno detto che il rumore dopo un po' diventa insopportabile e i bambini mangiano in fretta per poi tornare nella loro aula. Dovranno venire a fare dei controlli.<br />
Ma va bene così.<br />
Ci accontentiamo molto. Poi, quando ci capita l'occasione di vedere che si può fare di meglio, un po' di nervoso ci viene.<br />
Ma appena si torna qui si viene immediatamente proiettati verso il basso e quando si è in basso si pensa a chi è ancora più in basso, per consolarsi.<br />
Non si pensa ai diritti ma ai doveri.<br />
Non si pensa alle tasse che si pagano, ai milioni che si sprecano e che potrebbero essere utilizzati per dare tanto di più alle scuole e a tanti altri servizi per i cittadini.<br />
Non si pensa in grande.<br />
Anche per questo ho voluto scrivere quello che ho visto. Per non dimenticarmene troppo in fretta.<br />
Sarebbe interessante se, chi di dovere, ogni tanto prendesse un aereo e andasse in giro per il mondo a prendere spunti.<br />
Le nostre riforme della scuola ormai da tempo sono semplicemente di stampo economico. Risparmiare il più possibile e risolvere i casini legati all'assurdo sistema di "reclutamento" degli insegnanti.<br />
So che ci sono scuole in Italia che riescono ad offrire di più, che riescono a sfruttare in maniera adeguata le poche risorse. E che ci sono differenze importanti tra scuole che distano anche solo dieci chilometri l'una dall'altra. E allora mi chiedo se non ci sia anche un concorso di colpa tra uno Stato che taglia e un mondo scolastico che non ci crede più. Perché dove ci sono dirigenti scolastici e insegnanti che ci credono ancora, le scuole funzionano sicuramente meglio, anche se tutti devono fare i conti con fondi ormai raschiati dal fondo.<br />
Quando il servizio è scarso la differenza la possono fare solo le persone. Ma non voglio entrare nel labirinto di un sistema che a mio parere andrebbe ribaltato. (E poi in questo Paese è sempre colpa degli altri.)<br />
<br />
Io ho visto la scuola dei miei sogni. Ma non è qui. Perché se fosse qui sarebbe ancora migliore, sarebbe davvero completa, perché il bagaglio culturale italiano è immenso.<br />
Sarebbe immenso.<br />
Non è tutto da buttare nella nostra Scuola, anzi, c'è tanto da salvare. Dovremmo solo trovare dei governanti che ci credano, che abbiano voglia di esserne <b>orgogliosi.</b><br />
In questo post ho evidenziato le parole "scelta" e "orgoglio". Non per caso.<br />
Credo siano due punti fondamentali.<br />
Noi non possiamo più scegliere perché forse l'Italia ha smarrito l'orgoglio. La voglia di essere orgogliosa dei suoi ragazzi.<br />
Le nostre eccellenze vanno a studiare, a creare e ad inventare all'estero perché qui sono inutili ed incomprese.<br />
In Italia avremo anche i migliori studenti di storia medioevale, come dice Franceschini, ma il passato senza il futuro è soltanto acqua stagnante.<br />
Siamo geniali ma la nostra genialità è sprecata. Mal gestita.<br />
Questo non è un paese per geni.<br />
<br />
Questa è solo la mia esperienza.<br />
her.etico<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTbvdxb_mIuu-BP_JYXHJT6C3O5c9g6AGtgYoPECrp7xbQ7IuKyy5K-UuXZNMyoiQ34JN8XcIy30mNTF2vPaMelK0PPMjsZtBof74dcSJJBROApl3-z1LJQbMydG0Yop5vGhFeX2AcCQZ0/s1600/adolescenti1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTbvdxb_mIuu-BP_JYXHJT6C3O5c9g6AGtgYoPECrp7xbQ7IuKyy5K-UuXZNMyoiQ34JN8XcIy30mNTF2vPaMelK0PPMjsZtBof74dcSJJBROApl3-z1LJQbMydG0Yop5vGhFeX2AcCQZ0/s1600/adolescenti1.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
<b>Alcune informazioni:</b><br />
<b>High school</b> è il nome utilizzato in alcune parti del mondo (in particolare in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scozia" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Scozia">Scozia</a>, <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nord_America" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Nord America">Nord America</a> e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Australia" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Australia">Australia</a>) per descrivere un ente che fornisce in tutto o in parte l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Istruzione_secondaria" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Istruzione secondaria">istruzione secondaria</a>, cioè quella fase del percorso scolastico situato tra la <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_primaria" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Scuola primaria">scuola primaria</a> e l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Università">università</a>. La fase precisa dell'età di accesso a questo livello di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Scuola">scuola</a> varia da paese a paese e all'interno della stessa giurisdizione. In <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_Zelanda" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Nuova Zelanda">Nuova Zelanda</a> e parti dell'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Australia" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Australia">Australia</a> e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Canada" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Canada">Canada</a>, <i>high school</i> è sinonimo di <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_secondaria" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Scuola secondaria">scuola secondaria</a>.</div>
<h2 style="background-color: white; background-image: none; border-bottom-color: rgb(170, 170, 170); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; font-family: 'Linux Libertine', Georgia, Times, serif; font-weight: normal; line-height: 1.3; margin: 1em 0px 0.25em; overflow: hidden; padding: 0px;">
<span class="mw-headline" id="Negli_USA">Negli USA</span></h2>
<div style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
Ci sono 4 anni di high school: freshmen, sophomores, juniors e seniors. Gli studenti, per prendere il diploma nel loro senior year, devono cominciare a raccogliere crediti dal loro freshmen year. A differenza della scuola italiana, negli USA gli studenti possono scegliere i corsi da seguire, dando la precedenza alle materie obbligatorie per prendere la graduation e successivamente alle materie che, invece danno semplicemente crediti. Inoltre se si "fallisce" un corso, non si ripete l'anno, ma l'anno successivo si passa al grado superiore, prendendo però due livelli della stessa classe (quello che si è fallito e quello che effettivamente si dovrebbe seguire) così non si rimane indietro. Ad esempio se un freshman viene "bocciato" in letteratura americana 1, l'anno successivo (sophomore year) deve seguire letteratura americana 1 e 2 e passarli entrambi per avere credito pieno. L'anno è suddiviso in sei bimestri. La scala di valutazione è in lettere (A, B, C, D, F ed E) ed è basata sulle percentuali. A metà anno, alla fine del terzo bimestre ci sono i "mid term exam" ovvero degli esami su tutto il programma fatto fino a quel punto. A fine anno invece ci sono i "final", che invece si basano su tutto il programma dell'anno. Gli esami sono obbligatori per gli studenti che hanno una media inferiore alla C, per gli studenti che hanno una media della B con un giorno di assenza e per gli studenti che hanno una media della A ma con più di tre giorni di assenza.</div>
<div style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
I compiti in classe possono essere test a crocette, essays o dimostrazioni pratiche, a discrezione dell'insegnante o a seconda della materia. I corsi che vengono offerti a scuola sono molteplici e comprendono ambiti molto diversi, vanno dalle materie classiche come: matematica, studi sociali, scienze, letteratura, storia, educazione fisica, lingue, educazione civica, economia, arte ad altri tipi di corsi come: arte del dialogo o "speech", teatro, cucina, "cheerleading", architettura della rete (web design), scrittura creativa.</div>
<div style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22px; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em;">
Ogni scuola ha la sua squadra di football e il suo team di <i><a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cheerleader" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #0b0080; text-decoration: none;" title="Cheerleader">cheerleader</a></i>, vengono anche offerte molte altre attività sportive, come: basket, baseball, softball, dance team. Inoltre esistono i vari club a cui ci si può iscrivere (club di spagnolo, club di arte e design, il coro o "glee" ecc). Ogni insegnante ha la sua classe e sono gli studenti a spostarsi per raggiungere il corso. Ci sono materie obbligatorie per tutti gli studenti che devono essere seguite per un numero di anni, le altre materie possono essere scelte in base a interessi personali.<br />
<br />
(da Wikipedia)<br />
<br />
#scuola #istruzione</div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-8140646511033195052014-09-10T14:23:00.000-07:002018-03-22T07:46:58.127-07:00Il quaderno perfetto"Se non ti spaventerai con le mie paure<br />
un giorno che mi dirai le tue troveremo il modo di rimuoverle.<br />
in due, si può lottare come dei giganti contro ogni dolore e su di me puoi contare per una rivoluzione."<br />
En e Xanax<br />
Samuele Bersani<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZUqk2HLZmnWMsjS8OKIssu0OXhlj5QOSC5vAOudMZVYTAnCFw3gjfgqVHrVqOvQ31dHYGQjhOCBAY9VqZAdtGn0-tF1_T2P-7mCYBQ7fSm9pWpIQKOAZx9zAVuknqRDSGjP65mhhg4Cst/s1600/IMG_7191.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZUqk2HLZmnWMsjS8OKIssu0OXhlj5QOSC5vAOudMZVYTAnCFw3gjfgqVHrVqOvQ31dHYGQjhOCBAY9VqZAdtGn0-tF1_T2P-7mCYBQ7fSm9pWpIQKOAZx9zAVuknqRDSGjP65mhhg4Cst/s1600/IMG_7191.PNG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Quando ero piccolo, avevo la fissa del quaderno perfetto.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ogni volta che mi sembrava pasticciato, fingevo di averlo finito per comperarne uno nuovo e ricominciare da capo.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ne ho cambiati tanti.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>E non ho il ricordo di un quaderno perfetto.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Forse mi piaceva soltanto l'idea di riprovarci sempre, convinto che prima o poi, avrei raggiunto il mio fine.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ho inseguito la parola fine tutta la vita, ed ora che è arrivata, non posso non essere felice. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Finalmente sono arrivato ad una fine perfetta. Sto morendo nel sonno. Nel silenzio della notte. Il mio cuore si sta fermando. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Senza far rumore. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Non disturberà nessuno. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Neppure lei.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Il mio quaderno non è mai stato perfetto, anzi, è stato un errore dopo l'altro. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Non cancellabile. Non esiste una gomma per cancellare gli errori di una vita.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Scarabocchi che si susseguono uno dopo l'altro. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Li chiamiamo errori perché ci pare sporchino, perché spesso lasciano segni indelebili dentro di noi o sulla pelle di altre persone, alle quali in fondo non volevamo fare male. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Le cose capitano. Come capita di farsi del male senza farsi del male, ma semplicemente non facendosi del bene. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Capita. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Per farsi del male non è necessario farsi del male.</b></div>
<div style="font-size: 14px; min-height: 18px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Devo trovare la forza di girare la testa. Devo guardarla un'ultima volta.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Lei.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Lei è la cosa più pura che mi sia capitata. Lei è riuscita a cancellare lentamente tutti i miei scarabocchi. Modificandoli.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Tra le sue mani sono diventati sublimi disegni. Li ha compresi e trasformati.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>So bene che non è stato un compito lieve. Ha dovuto prima trasformare se stessa.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Io le ho detto: "Sono incapace di amare".</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Lei mi ha detto: "Amare me è una responsabilità troppo grande e io non mi sentirei mai di dare a qualcuno che amo tanta responsabilità." </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>In questo modo mi rese leggero. E senza volerlo l'amai.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>L'amai perché faceva una cosa alla quale non ero abituato: semplicemente amava. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Amava in un modo così amabile che pensai immediatamente che fosse quello l'unico modo di amare. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Amava disarmata. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ecco. Ora mi giro piano. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>La vedo.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ha gli occhi aperti e sulle sue gote brillano lacrime silenziose.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>"Buon viaggio." - mi dice - "Mi è impossibile abbandonarti. Ho mangiato il cibo che hai masticato." E sorride.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Abbasso lo sguardo e vedo il bianco delle lenzuola che si colora. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>"Buon viaggio anche a te" - le dico. E sorrido. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Quando ero piccola, avevo la fissa del quaderno perfetto.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ogni volta che mi sembrava pasticciato, fingevo di averlo finito per comperarne uno nuovo e ricominciare da capo.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ne ho cambiati tanti.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>E non ho il ricordo di un quaderno perfetto.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Forse mi piaceva l'idea di riprovarci sempre. Convinta che prima o poi, avrei raggiunto il mio fine.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>Ho inseguito la parola fine tutta la vita ed ora che è arrivata non posso non essere felice.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>A volte penso che, se nella vita, avessi potuto cambiare quaderno ogni volta che non vedevo ordine, non sarei qui. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b>A vedere raggiunto il mio fine: il mio quaderno imperfetto.</b></div>
<br />
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<b><br /></b></div>
<div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
Bozza da "Lucilla vive su una nuvola"</div>
<span style="color: #787878; font-family: "trebuchet ms"; font-size: 14px;">che probabilmente non pubblicherò mai o stravolgerò </span><span style="color: #787878; font-family: "trebuchet ms";"><span style="font-size: 14px;">perché Lucilla è scesa dalla nuvola.</span></span></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; min-height: 16px;">
<b></b><br /></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>Non so se è vero, o lo fingi,</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>quell'amore che mi dai. Me lo dai.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>Tanto mi basti.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>Se non lo sono per età sia io giovane per errore.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>Poco gli dei ci danno, e il poco è falso.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>Però se lo danno, falso che sia, </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>l'offerta è reale. </b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>L'accetto, e a crederti mi rassegno.</b></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; text-align: right;">
<b>Fernando Pessoa</b></div>
</div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-65871938455843631772014-08-25T15:23:00.000-07:002018-03-22T07:48:18.587-07:00Sempre<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">"Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. </i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">E poi mi ricordo di rilassarmi, </i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">e smetto di cercare di tenermela stretta. </i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita. </i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l'avrete."</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">monologo finale </i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">American Beauty</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlhp1WlTBYDSKnr4QsdocWV4gVLxOZu5PjzeH_ArYWjpXmKTGwq7Jjbdnpsj303wgw4LgJucpa54YNCY3xRvjbzvDdQteX3iJwUoYeZy9l7UwLewdwOmNVOKsgtVhkAjri6CwtPc1FchaS/s1600/IMG_8667.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlhp1WlTBYDSKnr4QsdocWV4gVLxOZu5PjzeH_ArYWjpXmKTGwq7Jjbdnpsj303wgw4LgJucpa54YNCY3xRvjbzvDdQteX3iJwUoYeZy9l7UwLewdwOmNVOKsgtVhkAjri6CwtPc1FchaS/s1600/IMG_8667.JPG" width="320" /></a></div>
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"> Foto: Nicola Pellacani</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><br /></i>
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Un uomo, è quasi un uomo.</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Un uomo che quando ci siamo salutati all'aeroporto mi ha preso in braccio. Non ricordavo la bella sensazione che si prova ad essere presi in braccio. Ora credo che la conserverò per molto tempo.</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Forse lo ha fatto perché sono piccola e leggera, in ogni caso, tra le sue braccia di figlio diciassettenne, mi sono sentita sicura; sicura che se la sarebbe cavata benissimo.</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Sono una mamma orgogliosa da morire di un figlio che</i><i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"> è partito da solo per andare lontano.</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Lontano vivrà per mesi, in una città nuova, con una famiglia nuova. E andrà in una scuola nuova, con nuovi compagni. Forse non c'è nulla di speciale in questo ma vi assicuro che tutto cambia. Tutto diventa ragionevolmente nitido e bello.</i><br />
<i style="background-color: white; border: none; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 15px; line-height: 26px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Senza interferenze.</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i>Da dieci giorni ci divide un oceano ma io lo sento comunque vicino.</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i>Ora, quando ci parliamo, siamo solo una mamma e un figlio diciassettenne che hanno la semplice certezza assoluta di esserci. Sempre.</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i>"Ho lottato a lungo con la mia giovinezza</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i>abbiamo lottato così tanto per vivere nella verità."</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/rId6PKlDXeU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "open sans" , sans-serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 26px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-66413346603025727342014-08-08T15:11:00.000-07:002018-03-22T07:50:04.958-07:00EXTREMO<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">«Perché è la verità, Mark. Chiunque lo voglia davvero sa la verità. È solo che la maggior parte della gente non vuole saperla. Significa ascoltare ciò che viene dal profondo. La maggior parte della gente non vuole farlo. Ma le persone speci</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">ali ascoltano. La verità la senti, dentro di te. Ascolta. La senti sempre. Nella pioggia. Nelle frequenze morte fra una stazione e l’altra. Nel sussurro magnetico del nastro subito prima che cominci la musica. E nel suono che ti crea nelle orecchie il silenzio assoluto e completo: quel tintinnio luccicante, come un carillon alto nel cielo».<br />David Foster Wallace</span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9iFz-W4_XZfouSSf2exMd1Lhn3kDNQ_Pv5TissgLxA3bzvX7ytUABYuhhmaIdoP0S16XmTDO550JXbKcS5AIrZoNdfe-7A5Do2zPSbEKeNMDfv-J-lxHT8ccE1kbWbtsHwHo3X2pFS7hO/s1600/IMG_7090.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9iFz-W4_XZfouSSf2exMd1Lhn3kDNQ_Pv5TissgLxA3bzvX7ytUABYuhhmaIdoP0S16XmTDO550JXbKcS5AIrZoNdfe-7A5Do2zPSbEKeNMDfv-J-lxHT8ccE1kbWbtsHwHo3X2pFS7hO/s1600/IMG_7090.jpg" width="320" /></a></div>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">In questi strani giorni di questa strana estate di questo strano tempo mi ritrovo a pensare spesso a quel desiderio che mi accompagna da un po' di fare un viaggio estremo.</span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Essendo un desiderio, dovrei prima di tutto andare a Roma per gettare una moneta nella Fontana di Trevi (che Angelica dice che per un desiderio grande bisogna lanciare almeno due euro). Lo so, la moneta unica realizza solo il desiderio di ritornare a Roma, ma noi abbiamo deciso che possiamo comunque provare anche con altre richieste rigorosamente segrete. (La leggenda narra anche che se lanci due monete la Fontana porterà una nuova storia d'amore e se ne lanci tre, addirittura un matrimonio. ("Per quindi" contate bene le monete prima di fare il gesto.)</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Ma torniamo a me. Ho pensato che con quattro monete potrei azzardare la richiesta del viaggio estremo.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Per "viaggio estremo" intendo che vorrei tentare di ritrovarmi ad essere costretta a mettere in gioco tutte le mie capacità (e potrei anche capire di non averne) fisiche e mentali per la sopravvivenza.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Un viaggio senza mezzi di trasporto comodi o veloci. Con il minimo indispensabile per non avere troppo caldo e con il minimo indispensabile per non avere troppo freddo. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Con il minimo indispensabile per non avere troppa sete o troppa fame.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Un viaggio che mi costringa a cercarmi ogni giorno un riparo per la notte e ogni notte una meta per il giorno dopo. Che mi faccia sentire forte la paura di perdermi che mi accompagna da sempre e mi costringa a ritrovarmi. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Mi porterei un ago e un filo per cucirmi le ferite come faceva Rambo. </span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Non so se la mia idea sarà efficace o si rivelerà un fallimento, ma l'obiettivo è quello di ricrearmi un mondo davvero difficile, primitivo, dove la lotta per la sopravvivenza sia all'ordine del giorno e l'emergenza la quotidianità. Dove l'uso delle mani sia fondamentale e l'arte di arrangiarsi un obbligo.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Non so ancora se lo voglio fare sola o accompagnata ma sento che sarebbe utile.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Utile e necessario come allenamento al futuro.</span></span><br />
<br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">her.etico</span></span><br />
<br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "arial" , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></span>her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-74240460927375207982014-07-10T01:26:00.001-07:002015-04-27T06:23:23.201-07:00"Io vedo e non mi muovo"<br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>"Che cosa accade alle piccole anime quando le due persone che dovrebbero garantirne la serenità diventano coloro che la sconvolgono?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Che cosa accade alle piccole anime quando sentono, nel loro nido, le grida e i suoni della violenza? Il male uscire dalle labbra e dalle mani di colui che doveva usarle per abbracciare e rassicurare?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Quanto questa esperienza ha pesato sulla costruzione del loro carattere e sul loro modo di affrontare la vita, quanto sui loro rapporti personali e intimi? </b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Ho fatto queste domande a cinque piccole anime che sono diventate grandi. Cresciute con la zavorra di aver visto e sentito. Ferme. Paralizzate da un sentimento che tuttora rimane a loro incomprensibile."</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMVLyLSqY25ViBi957ajHldT-p5giElIZmQgfcXAX6bdEtRFvvpbUNC1d1WzrW23LT7mfvMdmpVtFZjZIwh-RrS0yye9p4TO7tZRxj1V8tDwlVZ-QlDN5V_r3jQV7zI_JjMeJn_6l7WDUn/s1600/IMG_7955.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMVLyLSqY25ViBi957ajHldT-p5giElIZmQgfcXAX6bdEtRFvvpbUNC1d1WzrW23LT7mfvMdmpVtFZjZIwh-RrS0yye9p4TO7tZRxj1V8tDwlVZ-QlDN5V_r3jQV7zI_JjMeJn_6l7WDUn/s1600/IMG_7955.JPG" height="320" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Esiste un mio libro, molto piccolo. Una brossura. Una creatura.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">È una piccolissima inchiesta che parla di <b>violenza assistita</b>.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Il punto di vista di chi è costretto a vedere. Del bambino che vive e vede la violenza senza potere fare nulla. </span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">La violenza assistita è come il fumo passivo.</span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Fa male, tuo </span><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">malgrado.</span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Ho intervistato adulti che da bambini hanno vissuto questa drammatica esperienza.</span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Ho chiesto loro di raccontarmi un pezzettino del loro ricordo e un pezzettino del loro presente.</span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Li ho levigati e ho provato a trarre le mie conclusioni.</span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Credo che quello dei miei cinque testimoni sia un punto di vista molto importante e mi sono illusa che possa contribuire in qualche modo a fare riflettere. </span></span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, lucida grande, tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Perchè la violenza in tutte le sue sfumature, è un'energia maledetta che investe e danneggia chiunque si trovi anche solo a respirarla.</span></span><br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Lo potete trovare nelle librerie online:</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
Magazzino 51: <a href="http://www.magazzino51.com/index.php/scheda/libro/9788866283003">http://www.magazzino51.com/index.php/scheda/libro/9788866283003</a><br />
<br />
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
IBS: <a href="http://www.ibs.it/code/9788866283003/cesari-cristiana/io-vedo-e-non.html" style="color: #05447e; text-decoration: none;">http://www.ibs.it/code/9788866283003/cesari-cristiana/io-vedo-e-non.html</a><br />
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
Amazon: <a href="http://www.amazon.it/Io-vedo-non-mi-muovo/dp/8866283002/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1404922988&sr=8-2&keywords=cristiana+cesari" style="color: #05447e; text-decoration: none;">http://www.amazon.it/Io-vedo-non-mi-muovo/dp/8866283002/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1404922988&sr=8-2&keywords=cristiana+cesari</a><br />
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
Feltrinelli: <a href="http://www.lafeltrinelli.it/libri/cesari-cristiana/io-vedo-e-non-mi/9788866283003" style="color: #05447e; text-decoration: none;">http://www.lafeltrinelli.it/libri/cesari-cristiana/io-vedo-e-non-mi/9788866283003</a><br />
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
Webster: <a href="http://www.webster.it/libri-io_vedo_non_mi_muovo-9788866283003.htm" style="color: #05447e; text-decoration: none;">http://www.webster.it/libri-io_vedo_non_mi_muovo-9788866283003.htm</a></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
Oppure nelle librerie:<br />
<b>Libreria delle donne. Via San Felice 16/A Bologna</b><br />
<b>Libreria Libre!. Via Scrimiari 51 Verona</b><br />
<b>Libreria Emily Book Shop. Via Fonte d'Abisso 9/11 Modena</b><br />
<b>Libreria delle donne Sibilla Aleramo. Via Pietro Calvi 29 Milano</b><br />
<b>Libreria del corso via Prampolini Guastalla (RE)</b><br />
<b>Libreria Traverso corso Andrea Palladio 172 Vicenza</b><br />
<br />
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
Vi aggiornerò prestissimo sulle altre librerie nelle quali poterlo acquistare e vi terrò informati in merito alle presentazioni che partiranno da Settembre.<br />
<br />
Nei tre link sotto trovate qualche notizia in più sul libro:<br />
<br />
<a href="http://scritturebarbariche.wordpress.com/2014/07/17/io-vedo-e-non-mi-muovo/">http://scritturebarbariche.wordpress.com/2014/07/17/io-vedo-e-non-mi-muovo/</a><br />
<br />
<a href="http://patriziaangelozzi.wordpress.com/2014/07/10/io-vedo-e-non-mi-muovo-storie-di-violenza-assistita/">http://patriziaangelozzi.wordpress.com/2014/07/10/io-vedo-e-non-mi-muovo-storie-di-violenza-assistita/</a><br />
<br />
<a href="http://gabbianonews.tv/edizione/nazionale/articolo/io-vedo-e-non-mi-muovo-storie-di-violenza-assistita">http://gabbianonews.tv/edizione/nazionale/articolo/io-vedo-e-non-mi-muovo-storie-di-violenza-assistita</a><br />
<br />
<br /></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
<b style="color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 20px;">Le mie royalties saranno completamente devolute al Centro anti violenza di Modena (Casa delle donne Onlus).</b></div>
<div style="box-sizing: border-box; font-family: Arial, Helvetica; font-size: 14px;">
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 20px;">Se lo vorrete comprare o vorrete aiutarmi ad organizzare presentazioni nei centri anti violenza della vostra città (ai quali forse sverrò perché sono timida) ne sarò lieta. </span></div>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Grazie. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">Cri</span><br />
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">#libri #saggi #violenzadigenere #violenzaassistita</span>her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-43286893579005499372014-07-09T13:20:00.003-07:002015-01-22T09:11:24.242-08:00ESTATEImmaginate di camminare su una strada.<br />
Anzi, non immaginate nulla.<br />
Camminate, camminate, camminate.<br />
Avete camminato lungo autunni, inverni e primavere e ora siete arrivati all'estate.<br />
Freddo senza sentire freddo.<br />
Caldo senza sentire caldo.<br />
Camminate, camminate, camminate.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5tR1H6K95YP3ubv0NxqGPRDx0MowLVbMqvuxngo_LVp1qcEuuUWH2OsdETWh83Gq0NcmJRByekdESaahkzx9dQ9dX9sx0z5gQ850jxY5UHR0hz8JbYpc2LAAqWnR6j7TPZGmQWudB_nxX/s1600/IMG_6570.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5tR1H6K95YP3ubv0NxqGPRDx0MowLVbMqvuxngo_LVp1qcEuuUWH2OsdETWh83Gq0NcmJRByekdESaahkzx9dQ9dX9sx0z5gQ850jxY5UHR0hz8JbYpc2LAAqWnR6j7TPZGmQWudB_nxX/s1600/IMG_6570.JPG" height="320" width="320" /></a></div>
<br />
Tutto accade in un attimo.<br />
Perché c'è un momento che arriva in un attimo, in un battibaleno, in un fulmine.<br />
Forse in un fulmine.<br />
Stai camminando e ti fermi. Di botto.<br />
E ti guardi intorno.<br />
In quel momento vedi. E vedi che i tuoi piedi sono tutti rotti e che la strada è tutta una buca, una fossa, un dosso, un avvallamento e che nessuno aveva messo dei cartelli stradali per segnalare che i tuoi piedi potevano essere martoriati da tanti alti e bassi.<br />
In quel momento vedi. E vedi ai lati della strada solo vecchi alberi secchi e fossati dove qualche screanzato ha gettato oggetti arrugginiti e forse portatori sani di malattie che potrebbero farti ammalare.<br />
In quel momento vedi. Abbassi lo sguardo e ti guardi i piedi. Un disastro.<br />
Alzi lo sguardo e giri la testa. Prima a destra e poi a sinistra e poi di nuovo a destra e poi di nuovo a sinistra e poi guardi avanti.<br />
Avanti?<br />
Ma avanti cosa c'è?<br />
<br />
E' estate. Ti fanno male i piedi, finalmente ti fanno male i piedi.<br />
Fa caldo. Hai sete, tanta sete, finalmente tanta sete.<br />
E' estate, fa caldo e tu sei su una strada, ti fanno male i piedi, hai tanta sete e non c'è nulla di dissetante. Allora, preso da una crisi isterica di riso, vedi. Vedi che sei un idiota.<br />
E' estate, che cavolo ci fai in cammino su una strada del genere senza neppure una fontanella, un chiosco, una balera e un'osteria?<br />
E' estate. Hai capito che quella strada non è mica tanto interessante e anche se non sei ancora arrivato alla fine la devi abbandonare perché hai una gran voglia di una strada diversa.<br />
Sulla quale puoi camminare scalzo senza farti male e con tanti verdi e gialli ai lati e con un chiosco pieno di chinotto per il mezzzogiorno e un'osteria piena di allegria per la sera.<br />
E anche una fontanella piena, piena, piena di acqua.<br />
<br />
E avanti?<br />
Avanti cosa c'è?<br />
Non importa, immagino ci sia il mare.<br />
E' estate.<br />
Anche se non sembra.<br />
E' estate.<br />
<br />
<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-57767835453408106042014-06-03T21:30:00.000-07:002018-03-22T07:56:08.759-07:00Quell'angolo del cuore che si chiama "domani"<br />
<div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd4DR2Ro_zTL6JK7iCDDndFanF3ebrO0sXjOU1kDX9KZzhg1n8zr0mnMT5Df3ErnaLmi172gDLHQnU2baUot-8b0xWrlY8WNYPyXoy1CeG_B3Zuzu76OFGJXUAZ9J3UYYqC1PUsUWfY9hb/s1600/IMG_1744.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd4DR2Ro_zTL6JK7iCDDndFanF3ebrO0sXjOU1kDX9KZzhg1n8zr0mnMT5Df3ErnaLmi172gDLHQnU2baUot-8b0xWrlY8WNYPyXoy1CeG_B3Zuzu76OFGJXUAZ9J3UYYqC1PUsUWfY9hb/s1600/IMG_1744.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
A volte provo tenerezza nei confronti delle signore nonne. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Che siano nonne o no, ha poca importanza, scrivo "nonne" perché non mi piace scrivere anziane o vecchie.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Non per tutte la provo; non per quelle che la vita ha inacidito e incattivito (o semplicemente ribadito). </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Non per quelle che guardano storto le ragazzine con i pantaloncini corti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<i>Brutte invidiose che non siete altro! </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<i>Se vi siete negate la vanità io non ho responsabilità alcuna.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Non per le pettegole, quelle che vivono le vite altrui per riuscire a sopportare la loro.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Non per quelle che hanno fatto le femministe e adesso criticano quelle che si fanno le foto in costume.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Non per quelle che si sono annullate per pigrizia.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Solo per le altre provo simpatia e tenerezza; per quelle che hanno capito.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Alcune di loro sono dispensatrici di perle.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La mia simpatia è mossa dal loro sguardo che non si arrende.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La mia tenerezza dai loro racconti di desideri del passato che le hanno seguite di soppiatto nel presente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Sulle loro labbra nascono parole che si ripetono, concetti che le rendono simili tra loro. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Donne che hanno donato la vita per poi ritrovarsi con un pugno di marusticani. Forse per non aver capito in tempo che potevano fare le mamme senza dimenticarsi di fare le donne. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Forse perché avevano esempi e condizionamenti di altre mamme.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Le loro. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
O di altre donne.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
O più semplicemente di una cultura che dettava ruoli imprescindibili. Caverne.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ci osservano, e pur comprendendo la nostra fatica, sorridono. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Si rivedono in noi e ci spronano a fare. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
A volte penso che vorrei noleggiare una barca a vela e passarle a prendere. Non sono tante.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Direi loro di preparare una valigia con dentro qualche cambio e un taccuino dove segnare tutte le cose che avrebbero voluto fare. quelle che sono rimaste in quell'angolo del cuore che si chiama "domani".</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Le vorrei portare nei luoghi che sognano di vedere da anni.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Nelle fiabe che hanno immaginato di vivere per secoli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Nelle isole sconosciute che non hanno conosciuto mai.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
E mentre salgono sul ponte darei loro il benvenuto con un "cinque" e una frase:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
"Non è mai troppo tardi."</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
her.etico</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>"E i marinai, domandò lei,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Non è venuto nessuno, come potete vedere,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Ma li avete ingaggiati, almeno, insistette lei,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Mi hanno detto che di isole sconosciute non ce ne sono più</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>e che, anche se ci fossero, </b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>non hanno nessuna intenzione di lasciare la tranquillità delle loro case</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>e la bella vita delle navi da crociera</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>per imbarcarsi in avventure oceaniche,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>alla ricerca dell'impossibile,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>come se fossimo ancora al tempo del mare tenebroso.</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>E voi cosa gli avete risposto,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Che il mare è sempre tenebroso,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>E non gli avete parlato dell'isola sconosciuta,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Come avrei potuto parlare di un'isola sconosciuta,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>se non la conosco,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Ma siete sicuro che esiste,</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>Tanto quanto è tenebroso il mare".</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
(da Il racconto dell'isola sconosciuta)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
José Saramago</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-79206683158348543842014-03-02T09:24:00.000-08:002015-01-22T12:34:26.016-08:00Cronaca surreale di una giornata (circa) realeSono le sei e trenta e suona la sveglia.<br />
Suona la sveglia e sono già sveglia.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLygk7snLm4D5kAztfmPbOkLscdqkJs4bxLHtpu8ow-0y99rwgndmQ5lKfszNSYlHOoBpRZbYE5UNE5mYQecyW48fV362QYUSEgIgL37XjANK9XjGobLR-JGJ40w5tPoF-6yS81s_CY44Z/s1600/1794737_621117931276021_1520918905_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLygk7snLm4D5kAztfmPbOkLscdqkJs4bxLHtpu8ow-0y99rwgndmQ5lKfszNSYlHOoBpRZbYE5UNE5mYQecyW48fV362QYUSEgIgL37XjANK9XjGobLR-JGJ40w5tPoF-6yS81s_CY44Z/s1600/1794737_621117931276021_1520918905_n.jpg" height="320" width="226" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h2>
"Surrealismo" </h2>
<b>Sono le otto.</b><br />
<b>Sono le otto e arriva la Vedova travestita da vedova. </b><br />
<b>La Vedova arriva in auto con il suo figliolo, l'Orfanello. </b><b>Orfano di padre morto ma che in realtà pare sia fuggito fingendosi morto. </b><b>Il suo cadavere non fu mai trovato. </b><br />
<b>La Vedova lo porta sempre con sé, prigioniero di una cornice, per illudersi di averlo comunque incastrato per sempre.</b><br />
<b>Salgono sull'auto, ovviamente nera, la Tata Candida e la Bambina perduta. </b><br />
<b>Le due donne, mature ma mai maturate, hanno rughe da cuscino che, neppure se esistesse già la Staedler, potrebbero essere cancellate. </b><br />
<b>Lo sconforto le avvolge.</b><br />
<b>A Sant'Agostino decidono di fermarsi in una locanda, sperando nel miracolo di un caffè. Entrano sfidando gli sguardi curiosi degli autoctoni. (L'Orfanello si vergogna per quelle due anime senza pudore.)</b><br />
<b>La caffeina entra in circolo ma il miracolo non avviene.</b><br />
<b>Ripartono.</b><br />
<b>Ridendo.</b><br />
<br />
Oggi la strada è meravigliosa. La luce è meravigliosa. Il sole ci è amico.<br />
(Speriamo anche i fotografi.)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<b>Alle ore che non si ricordano raggiungono un Lido. Davanti a loro, una sbuffante e polverosa corriera carica di persone o personaggi. Gente curiosa. </b><br />
<b>I due mezzi si fermano dinanzi ad una spiaggia deserta. E la discesa ha inizio. </b><br />
<b>Pare una corriera magica. Con centomila posti. </b><br />
<b>Scendono le persone e i personaggi e non finiscono mai. </b><br />
<b>Insieme a loro, buffi soggetti vestiti con abiti futuristi. Appeso al collo, un aggeggio che assomiglia vagamente alla macchina fotografica del loro amico Fotografo. Che siano fotografi pure loro?</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<br /></div>
<b><br /></b>
<b>Come attratti da un richiamo di sirena tutti i personaggi si dirigono verso il mare. La spiaggia pare non finire mai (quando giungi in riva, ai Lidi Ferraresi, è opportuno che non ti venga mai una necessità urgente di tornare indietro). </b><br />
<b>Camminano leggeri sulla sabbia, accompagnati da palloncini, ombrellini e antiche gabbiette abitate da immobili uccelli. </b><br />
<b>La Vedova e la Tata Candida proseguono a fianco della colorata Prostituta e parlano fitto. Pare vogliano carpirne i consigli segreti. </b><b>Un Prete ronza nei paraggi, forse desideroso di redimerle o di rubare loro una piccante confessione mentre il giovane Chierichetto alza gli occhi al cielo.</b><br />
<b>Davanti a loro, la Diva, acceca la folla con il rosso del suo abito e con la lunghezza, surreale, del suo bocchino. Indossa occhiali enormi, scuri, per coprire la malanotte e per non accecarsi da sé.</b><br />
<b>Ogni tanto si ferma. Riposa e sbuffa bianco fumo.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b>
<b>Gli </b><b>strumenti dei Musici allietano la loro migrazione verso il mare. </b><br />
<b>Un sole complice della benevola follia, promette luce fino alla fine del giorno e stormi di gabbiani giocano a planare su un calmo mare di Febbraio che, ancora senza trucco, li accoglie con il più nudo e sincero "Buongiorno!".</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b>
<br />
<b>Il mare non appare, il mare è.</b><br />
<b>Lo puoi fotografare ma non lo puoi catturare. Un Pittore con la sua tavolozza lo guarda estasiato ma, privo di tempera non lo può immortalare. Fantasioso e ricco di tempra, si avvicina ad una giovane violinista per intingere il suo pennello in quell'essere colorato.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b><b><br />Ed è proprio in riva al mare che un esercito di soldati stanchi si unisce al gruppo. Il loro Generale è un bambino. </b><br />
<b>Privati di ogni senso e consenso possono finalmente abbandonarsi al dolce nulla della loro voglia di pace. Le Donne soldato ammirano la volpe al collo di una Dama e pudicamente sentono il desiderio di spogliarsi delle loro divise e liberare le piccole bambine nascoste da troppo tempo dentro di loro.</b><br />
<br />
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<br />
<b>Il giovane Generale vede l'Orfanello e la Bambina perduta, che ormai non sono più soli, volare sulla spiaggia rincorrendo palloncini. Giocano con resti di un naufragio (o nubifragio) e disegnano forme fantastiche sulla sabbia. </b><br />
<b>Il Generale bambino, arruolato per errore o mercenario per necessità, abbandona la sua posizione di comando per lasciarsi catturare dalla voglia di giocare. L'Orfanello gli parla come solo due veri uomini sanno parlare tra loro. E lo convince a disertare.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>Ma ecco che da lontano giunge una musica nota, familiare. Un motivo che puoi amare o odiare.</b><br />
<b>Una marcia nuziale.</b><br />
<b>Una bianca e giovane Sposa a braccetto con uno scuro e attempato Sposo sono pronti a pronunciare una sillaba sibillina.</b><br />
<b>Tutti i teatranti, i "magicanti" e i futuristi sono invitati ad assistere alle nozze.</b><br />
<b>Una torta di candido cartone sigillerà l'unione. Giuseppe Verdi sarà il testimone.</b><br />
<b>Il Sindaco farà loro da Cicerone in questa pittoresca città, ormai di frontiera, chiamata Matrimonio, ricca di intricate vie nelle quali è facile perdersi.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<br /></div>
<b>Ma le feste in un mondo surreale non finiscono mai. La piccola principessa oggi compie cinque anni e la nobile Dama madre (che ha anche un neonato che passa i suoi giorni in una carrozzina rasoterra e non piange mai) le organizza una festa danzante.</b><br />
<b>"Si spengano le candeline, </b><br />
<b>si canti il motivetto, </b><br />
<b>si aprano le danze!!!"</b><br />
<b>Danzano coppie surreali (e male assortite) al suono dei musici. </b><br />
<b>Un valzer senza senso, senza tempo, in silenzio. </b><br />
<b>Un giovane Cameriere passa tra gli invitati con calici di assenzio. </b><br />
<b>I bambini sorridono al colorito Burattinaio e ridono alle smorfie di due Pagliacci malandrini.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b>
<b>La festa sta scemando. Gli invitati se ne vanno. </b><br />
<b>Un Giornalista e una Ragazza con la gabbietta (giovane e surreale animalista) continuano a danzare allontanandosi morbidamente. </b><br />
<b>Lievemente. </b><br />
<b>Danzando.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br />
Stoooop!</b> Grida l'uomo col megafono. Si mangia.<br />
Per trenta minuti tutto torna all'anno 2014.<br />
Nel gnocco farcito e nella Coca-Cola, di surrealismo, se ne trova poco.<br />
La fame, si sa, è un fatto molto reale.<br />
Una <b>Suora</b> in Rayban si fa lucertola tentata dal primo sole che incontra per strada.<br />
La chiamano "pausa pranzo".<br />
<br />
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<br />
<b>Pomeriggio.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Di nuovo un richiamo. Di nuovo musica. Un circo è arrivato alla spiaggia.</b><br />
<b>Pagliacci e Musici ci invitano allo spettacolo.</b><br />
<b>Un Domatore tenta l'impresa ardua di ammaestrare una Domatrice.</b><br />
<b>Una coloratissima Pagliaccia distribuisce caramelle al gusto di sorriso e tenerezza.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b>
<b>Ma un Fellini assorto, in lontananza, non sente aria di festa. Solo vento di ricordi. Osserva senza vederlo un orizzonte che assomiglia tanto al suo. </b><br />
<b>Pensa a Gelsomina e alla sua strada. A quello che che è stato e che non tornerà.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<b>La sposa già badante e le sue dame, nel frattempo, stendono panni al sole.</b><br />
<b>Sole.</b><br />
<b>Parlano tra loro di bucato e baci.</b><br />
<b>Un'amica che viene dal futuro ha detto loro che il postino suona sempre due volte. Ma in questo tempo andato, suona due volte soltanto il campanello della bicicletta. Consegna lettere che arrivano da lontano, da luoghi di guerra. Consegna lettere scritte da mani sporche di carbone.</b><br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<br />
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<b><br /></b>
<b>A poche centinaia di metri di sabbia si consuma un picnic, un amore, un dolore. </b><br />
<b>Una Dama bianca e il suo Dottore innamorato, nascosti tra ricci e rovi, abbandonano per sempre la speranza di un bacio alla luce del sole e salutano un mare amico che li ha fatti incontrare. </b><br />
<b>Coppie ormai scoppiate ballano annoiate sulle note di Buonasera Dottore.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Due ballerine recitano in riva al mare, una danza di pace e di guerra. L'amore senza speranze e senza fine tra il bianco e il nero.</b><br />
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEien0mwdlXfU6laB4V-exYNoPyoTJ76gXXsoacY9gQNxk66aYIKpJvcOkna0yQzktO8uT5iJv1QwARUGaAoTzt5QmCN8o2TXi2aZUMNpSFAgimnuQq9H7aDj2cNXy6DGLjWBYznZKERjuY0/s1600/901680_10201831431482574_996385133_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEien0mwdlXfU6laB4V-exYNoPyoTJ76gXXsoacY9gQNxk66aYIKpJvcOkna0yQzktO8uT5iJv1QwARUGaAoTzt5QmCN8o2TXi2aZUMNpSFAgimnuQq9H7aDj2cNXy6DGLjWBYznZKERjuY0/s1600/901680_10201831431482574_996385133_o.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>La sera.</b><br />
<br />
<b>La sera annuncia lieve che sta per arrivare.</b><br />
<b>Un Carabiniere in attesa di prendere servizio la accoglie, sperando anticipi una nottata tranquilla e scacciando, senza successo, il pensiero senza senso di una Dama colorata, che ha incrociato il suo sguardo millenni fa, in una notte di luna piena. </b><br />
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7TRHr047tbVn_-TjFlUHLQltam6L8uc0zEIT2P5ipBjuiurE5HqjbsTm9CrX7RfSZeRp9dB4j7B_IM_KexW9P9DfupzJ7eRWs7rshWzqAasQ6MjEoSqtccuhDTjdl4sFfJZ4E7nIvhtkd/s1600/1655641_10201151738387088_1915158783_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7TRHr047tbVn_-TjFlUHLQltam6L8uc0zEIT2P5ipBjuiurE5HqjbsTm9CrX7RfSZeRp9dB4j7B_IM_KexW9P9DfupzJ7eRWs7rshWzqAasQ6MjEoSqtccuhDTjdl4sFfJZ4E7nIvhtkd/s1600/1655641_10201151738387088_1915158783_o.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<b><br /></b>
<b>Imbruna.</b>
<b>La Violinista dai capelli che assomigliano ai miracoli accarezza il suo violino e il nostro udito con note antiche e suadenti.</b><br />
<b>Un trombettista jazz suona la sua serenata alla sua Musa Musicista e la sua preghiera al cielo.</b><br />
<b>Lo prega di perdonare gli uomini che hanno smarrito un segreto:</b><br />
<b>il senso profondo della fantasia.</b><br />
<br />
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_2d5L_Z2PmmMzgKCrBRSmhWm_DL_wNYat94okNOtpaF9CiVPUFAC6_MOciWs71nn7jNjf6xslD_7z1-6GTR0evVgZq8puGQCGj2BZVG5yptjKSAT04XQVXufS2w7qagsJ88bpuxk_k5X3/s1600/1795179_10201153623994227_2057690643_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_2d5L_Z2PmmMzgKCrBRSmhWm_DL_wNYat94okNOtpaF9CiVPUFAC6_MOciWs71nn7jNjf6xslD_7z1-6GTR0evVgZq8puGQCGj2BZVG5yptjKSAT04XQVXufS2w7qagsJ88bpuxk_k5X3/s1600/1795179_10201153623994227_2057690643_o.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<b><br /></b>
La <b>Suora</b> è perduta.<br />
Amen.<br />
her.etico <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPDlKnoX-JMDH8IpWaOwBteR8JhLh2-a9In5FM-sa5GYIPq-cbxrA9cARGTe5_358s-O7U_tt6ppsYf8cEob8hPSvt3dIqGKXp-BUIc-4vm6rFGAPl-r45AFwaWweo3XB2vNX1vT6ah9VN/s1600/1921155_703925879629288_1472144756_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPDlKnoX-JMDH8IpWaOwBteR8JhLh2-a9In5FM-sa5GYIPq-cbxrA9cARGTe5_358s-O7U_tt6ppsYf8cEob8hPSvt3dIqGKXp-BUIc-4vm6rFGAPl-r45AFwaWweo3XB2vNX1vT6ah9VN/s1600/1921155_703925879629288_1472144756_o.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<br />
Grazie a tutti i personaggi sopracitati.<br />
Grazie a questa esperienza surreale (che diverrà una mostra fotografica reale).<br />
Grazie a tutti i fotografi:<br />
Roberto Gatti<br />
Giulio Pola<br />
Raffaella Pola<br />
Pasquale Sistenti<br />
Antonella Rinaldi<br />
Cristiano Barbi<br />
Emilio Carnevale<br />
Giancarlo Calzati<br />
Enrico Calzati<br />
Ruggero Risi<br />
Davide Bergamini<br />
Nino Modena<br />
Gianni Berengo Gardin<br />
Mosè Franchi<br />
Luciano Bovina<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;">
</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 17px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<b><br /></b>
<br />
<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-33783880436924950622014-02-26T14:21:00.000-08:002018-03-22T07:59:47.578-07:00La talpa<b>"Cercavo il mare.</b><br />
<b>Ho mangiato sassi.</b><br />
<b>Ho scavato con le mani terreno freddo e duro e terreno caldo e morbido.</b><br />
<b>Ho sporcato le mie unghie c</b><b>on terra profumata e con sterco.</b><br />
<b>Ho rovinato i miei occhi per vedere fino in fondo. Volevo imparare a guardare nel buio.</b><br />
<b>Ho trovato qualcosa. </b><br />
<b><br /></b><b>Ma a che serve scavare?</b><br />
<b>Arrivare al tesoro </b><b>e poi scoprirsi a guardare altrove, </b><br />
<b>e risalire</b><b>?</b><br />
<b><br /></b>
<b>Hai creato un tunnel perfetto,</b><br />
<b>levigando pareti. Hai lasciato tracce indelebili.</b><br />
<b>Credevi di poterlo ripercorrere,</b><br />
<b>credevi di aver imparato perfettamente la strada. </b><br />
<b>Ma a che serve?</b><br />
<b>Una volta risalito togli la scala e la nascondi.</b><br />
<b>A che serve? </b><br />
<b>Se la paura del vuoto tornerà a confonderti e rimarrai immobile sull'orlo del tuo scavo a guardare uno scrigno,</b><br />
<b>chiuso, </b><br />
<b>ricoprirsi di polvere e terra.</b><br />
<b>Ricoprirsi di tempo.</b><b>"</b><br />
<b><br /></b>
her.etico<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx5nos9YfcXj_KhTx3272xpiYZxQtiK6Ajop0UHR3HDphibuojnICvTIRepwfQIShRflRap-tn7hRQvvNoJmHy2paaKQpg-VxjzkdmtpnGz6lk6Yj4-i1H_1omyOR9ITor3s702eUEOPqJ/s1600/sassi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx5nos9YfcXj_KhTx3272xpiYZxQtiK6Ajop0UHR3HDphibuojnICvTIRepwfQIShRflRap-tn7hRQvvNoJmHy2paaKQpg-VxjzkdmtpnGz6lk6Yj4-i1H_1omyOR9ITor3s702eUEOPqJ/s1600/sassi.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Mi sono seduta sul libro di filosofia di mio figlio, abbandonato sul divano. L'ho sfilato e l'ho sfogliato.<br />
Quando mi sfiora la Grecia Antica penso sempre:<br />
"Capperi, ma quanto erano già avanti questi!"<br />
Ho immaginato l'umanità, nei millenni, e ho visto una talpa.<br />
Che è spinta a scavare, che cerca, che a volte vede, che a volte trova, ma poi non riesce a ricordare o a trasmettere quello che ha visto, ciò che ha trovato.<br />
E la Storia si ripete.<br />
Si ripetono storie all'infinito. Storie pubbliche e storie private.<br />
Credo abbiano ragione quelli che dicono che si impara davvero solo vivendo.<br />
E forse non si impara davvero mai. O non abbastanza.<br />
E siamo obbligati a provare, e a tratti a sbagliare, per capire. A ripetere.<br />
E lo possiamo in qualche modo comunicare, riportare, testimoniare.<br />
Ma non possiamo insegnarlo a nessuno.<br />
<br />
Vado a ripetermi la lezione mai letta e mai studiata di oggi. Nel sonno.<br />
Che Zeus mi protegga.<br />
Kalinychta.<br />
<br />
her.etico<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<b style="font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19px;"><br /></b>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-17658761921021612862014-02-21T13:36:00.000-08:002018-03-22T08:03:10.439-07:00Il collezionista di ricordi<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80pUbizeNs7UhohTgay15d6ttyCv7HPW1YhrYX1KnrnkQJqsodTdmdvNvjRYMOcHn5a7epH2UIzts_FJRMR776Dyhxiiu1EIQl-1_lPPjULt2zCn4fT9kDrnFWftkpohpZ6toePMjFoQk/s1600/1801082_210469309147225_1907903024_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80pUbizeNs7UhohTgay15d6ttyCv7HPW1YhrYX1KnrnkQJqsodTdmdvNvjRYMOcHn5a7epH2UIzts_FJRMR776Dyhxiiu1EIQl-1_lPPjULt2zCn4fT9kDrnFWftkpohpZ6toePMjFoQk/s1600/1801082_210469309147225_1907903024_n.jpg" width="213" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Una notte di GiugnoLuglioAgostoSettembre, arrivò in un paese un cantastorie di vere storie.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era un paese un po' piccolo e un po' grande, le cui case erano cassetti chiusi un po' piccoli e un po' grandi, abitati da persone un po' piccole e un po' grandi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nessuno sapeva che fosse un cantastorie venuto dal passato e tutti pensarono che fosse arrivato un esaltato. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Parlava.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Parlava alle persone un po' piccole e un po' grandi allo stesso modo. Un modo un po' semplice e un po' difficile.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>"Uscite dai vostri cassetti e andate fuori. </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Sempre a piangere e rimpiangere, </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>ma s</b></span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>iete voi che state chiusi nei cassetti o i vostri desideri? </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Quelli sono liberi e vagano nell'aria come tanti palloncini, </b></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>pronti a farsi acchiappare.</b></span><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Uscite dalle vostre stanze e scrivete sui muri e sulle strade. </span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Camminate. Parlate. </span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Seguite i palloncini.</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La vita si riempirà di ricordi da collezionare </span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e la potrete allungare."</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></b>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L'esaltato vagava per i quartieri con un megafono che assomigliava ad una enorme cornetta del telefono e ripeteva questa ramanzina. Suonando i campanelli di tutti i cassetti.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era vestito di giallo e di blu dalla nascita, per la "sempre voglia" di sole del padre e per la "sempre voglia" di mare della madre.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Era un collezionista di ricordi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Qualcuno lo temeva.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Qualcuno rideva.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nessuno lo ignorava. Non si poteva.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Le sue parole ripetute non trovarono porte aperte ma entrarono dalla porta di servizio nei pensieri della gente. Che si interrogò da sola alla lavagna.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Qualcuno guardò il cielo e non vide nulla.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">A qualcuno l'illusione fece vedere alberi e palloncini.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Alcuni uscirono dai cassetti.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Molti tra i pochi si resero conto che, semplicemente, avevano sbagliato sogno. Era un sogno impossibile che non avrebbe donato loro ricordi.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo cancellarono per ricominciare daccapo.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Molti tra i molti non si resero conto che seguivano i sogni di altri. I sogni inventati e impacchettati per loro dagli gnomi dell'oro, fatti apposta per essere sognati. E non ricominciarono mai. </span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Uno solo prese tutti i suoi pensieri, tutti i suoi libri, tutte le sue immagini, tutte le sue convinzioni e tutte le sue perplessità e mise tutto in un grande baule. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo chiuse a chiave </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e baciò la chiave </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">prima di gettare la chiave.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Prese una piccola valigia contenente:</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">un diario,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">una penna,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">una macchina fotografica,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">una voglia di vedere,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">una voglia di sentire,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">una voglia di capire,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">un coraggio,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">un sorriso,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">una musica,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">un sacco pieno di baci,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">dodici parole che non lo avevano deluso mai,</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">un biglietto per Nonsodove.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E divenne un collezionista di ricordi.</span><br />
<br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Buon ascolto.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">her.etico</span><br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/4N3N1MlvVc4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />
<br />
#ricordiher.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-78308906080597148032014-01-21T14:43:00.001-08:002018-03-22T07:04:13.095-07:00Il cammino dell'acqua<br />
<b>Pioveva.</b><br />
<b>Ho trovato per terra un'agenda.</b><br />
<b>Bagnata.</b><br />
<b>Sulle pagine non c'erano i giorni,</b><br />
<b>c'erano gli anni.</b><br />
<b>365 lunghissimi anni raccolti in pochissimo posto.</b><br />
<b>Che strano...</b><br />
<b>Ho letto le note. Bagnate.</b><br />
<b>L'inchiostro piangeva.</b><br />
<b>Ogni pagina portava la stessa,</b><br />
<b>brevissima,</b><br />
<b>frase:</b><br />
<b>"Lo faccio domani."</b><br />
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOi3BzWERVvarY0cmDE7KoB7QmQl7xaq1Mbf3behzo2LDYbkvLABRUBemay8X9azPw7_FyysP4wze46BIXc4BsgtrfjG9164njxWucFm_9MLv7aYZWClxtYaRhyN3Eeod4_Vc3B4qKkP1i/s1600/alluvione+in+Emilia+zona+Bosco+Roberto+Gatti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOi3BzWERVvarY0cmDE7KoB7QmQl7xaq1Mbf3behzo2LDYbkvLABRUBemay8X9azPw7_FyysP4wze46BIXc4BsgtrfjG9164njxWucFm_9MLv7aYZWClxtYaRhyN3Eeod4_Vc3B4qKkP1i/s1600/alluvione+in+Emilia+zona+Bosco+Roberto+Gatti.jpg" width="320" /></a></div>
<b> foto di Roberto Gatti</b><br />
<b><br /></b>
<b><span style="font-size: large;">Il cammino dell'acqua</span></b><br />
<b><br /></b>
<b>Sono acqua,</b><br />
<b>sono libera e cammino.</b><br />
<b>Cammino dove posso e non riesco a fermarmi.</b><br />
<b>Mi puoi indicare una via, </b><br />
<b>costruendo deviazioni o arginando situazioni. </b><br />
<b>Ma io non mi fermo. Cammino. </b><br />
<b>Raggiro gli ostacoli e non ho pregiudizi. Vado dove trovo libertà. </b><br />
<b><br /></b>
<b>Seguivo un percorso, </b><br />
<b>ora l'ho perso, </b><br />
<b>ora mi sento persa. </b><br />
<b>Ho perso la strada. </b><br />
<b>Ho perso il mio letto, il mio corso, il mio senso.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Vago, vago per le campagne;</b><br />
<b>incontro luoghi, </b><br />
<b>case, </b><br />
<b>animali.</b><br />
<b>Persone. </b><br />
<b>Confuse, spaventate, dubbiose, incerte.</b><b> </b><br />
<b>Sgomente.</b><br />
<b>Come me. </b><br />
<b>Che non so dove andare.</b><br />
<b>Che mi sento anche in colpa. Non volevo, </b><br />
<b>non sapevo. </b><br />
<b>Non potevo fermarmi.</b><br />
<b><br /></b>
<b>In fondo ci assomigliamo.</b><br />
<b>Non ci possono contenere in argini troppo stretti o maltenuti. </b><br />
<b>Non ci possono fermare quando vogliamo camminare.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Scompaio, affondo e riaffioro dove posso. Come te.</b><br />
<b>Come i pensieri che contieni che trovano il modo di tracimare.</b><br />
<b>E tutto questo scorrere perenne è solamente eternità. </b><br />
<b>Indomabile senso di eternità.</b><br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/eH4oGJcCzdM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><br />
<span style="background-color: #ffff01; border: 0px; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica"; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;"><br /></span>
<b><br /></b>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-60174889706935503932014-01-05T14:02:00.000-08:002018-03-22T07:01:43.260-07:00La strega del mare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUnpZjE1KmATvENakS6TWk8QlApSQS9SGYZJ2I7YbSdA3LyDQ7bmYjzADJXbajZvrp9QEYYbQWXhv_ylAWaiRkNskMBSfLx1q97oVA0oJtEn-E_LvYmiAI4856_haMFpd8NukBG-I0pmCF/s1600/IMG_3036.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUnpZjE1KmATvENakS6TWk8QlApSQS9SGYZJ2I7YbSdA3LyDQ7bmYjzADJXbajZvrp9QEYYbQWXhv_ylAWaiRkNskMBSfLx1q97oVA0oJtEn-E_LvYmiAI4856_haMFpd8NukBG-I0pmCF/s320/IMG_3036.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
La strega del mare non vive proprio nel mare. Anzi, diciamo che non vive.<br />
Muore.<br />
Muore ogni giorno per le sue pene d'amore.<br />
Il suo amore non è proprio amore, è fame. Fame famelica di belva senza limiti.<br />
Senza remore. Senza cuore.<br />
Mangia.<br />
Mangia con avidità energie, cuori, tempo, sorrisi ed anime e, come uno stomaco ammalato di Taenia solium, non è mai sazia.<br />
La sua ingordigia è proverbiale; ai bambini della spiaggia viene detto di non mangiare troppo cioccolato perché potrebbero diventarne schiavi, come la strega del mare è schiava dell'umana energia.<br />
Lei ruba.<br />
Ruba ciò che non si può comprare.<br />
<br />
La strega del mare ha un paiolo che contiene sei servitori. Ogni mattina all'alba lo rovescia e li libera con la condizionale. Il loro unico obiettivo è il furto.<br />
Viene insegnato loro che la vittima perfetta è pura, che non vuol dire buona e brava, vuol dire semplicemente che trasmette energia pura.<br />
I baldanzosi servitori girano per il mondo alla ricerca di vittime , ma essendo spesso maldestri e sprovveduti, mettono nella rete di tutto un po'. E fanno pure grossi danni e grandi guai.<br />
<br />
C'è, ad esempio, il <b>ladro di cuori</b>, detto anche "rubacuori" (nomignolo che gli è stato donato da una celebre dama del terzo millennio). Il rubacuori è un servitore attivo, ma non brilla per intelligenza; diciamo che sfrutta qualche bel ricordo di gioventù che però ormai non funziona più.<br />
Riesce a rubare cuori fragili, ma che poco offrono all'insaziabile strega del mare.<br />
Rubacuori non ha ancora capito che deve mettersi al passo con i tempi, con l'evoluzione della specie. Combina grossi guai ma, grazie al cielo, fa oramai pochi danni.<br />
Suo compare malandrino è il <b>ladro di Eros</b>, soprannominato Erosse. Un povero illuso.<br />
Ruba ciò che di più naturale la strega del mare vorrebbe tanto avere. Ruba ciò che, se trasferito, diventa grottesca commedia. Fatica a riportare il bottino in stato ancora fragrante e pure a trovarne di originale. Si dice che, ogni tanto, esausto, tenti qualche visualizzazione su You Porn, con risultati devastanti.<br />
<br />
Ma veniamo ora a presentarvi i più dannosi tra i servitori della strega.<br />
Attenzione.<br />
Concentrazione.<br />
<br />
Il <b>ladro di energia</b> è pericolosissimo. Ed ha il dono dell'ubiquità.<br />
Si traveste in ogni modo e segue la moda.<br />
Immensamente scaltro, si insinua in maniera sibillina nella vita delle vittime, ne controlla dapprima la potenza per poi, lentamente, impossessarsene. Agisce senza tempo, assorbe, lascia spazio per la ricarica e poi torna all'attacco. A volte può agire indisturbato per anni.<br />
Ruba.<br />
Ruba energia positiva per la strega del mare.<br />
Per contrastarlo c'è solo un modo:<br />
costringetevi ad utilizzare la vostra energia creando arte.<br />
In questo modo potrete condividerla senza farvela rubare e la potrete rigenerare creando quel circolo magico che è di perenne andata e ritorno: da voi stessi - per il mondo - per voi stessi.<br />
<br />
Il servo antagonista del ladro di energia è il <b>ladro del tempo</b>. I due sono in competizione da anni.<br />
Il tempo, per la strega del mare, è un elemento preziosissimo; lo ha visto scappare via mille e mille volte.<br />
Non potrebbe morire ogni giorno senza il tempo. Lo vuole. Sempre.<br />
Il ladro ruba per lei.<br />
Ruba il vostro tempo per lei.<br />
Il suo è un ruolo facile: tutto il tempo che voi perdete, che fate cadere dalle vostre tasche bucate, viene raccolto dalle immense mani di questo mariuolo. Senza grandi sforzi si riempie le sacche di tempo prezioso e per questo è, in assoluto, il preferito della strega che, ogni anno, gli dona un premio di produzione non meritato per merito ma per follia dei tempi. (La strega non sa quanto sia facilitato il compito del suo servo dagli esseri umani.)<br />
Terribile rendersi complici del ladro del tempo. Il tempo, tra tutto il malloppo, è l'unico tesoro irrecuperabile.<br />
<br />
Siamo giunti al termine. Dal paiolo esce lui.<br />
Il più pericoloso di tutti è il <b>ladro di anime,</b> perché è un bello senz'anima.<br />
E' l'amante della strega del mare e in lui vagano senza meta mille e mille anime differenti che condivide con lei. Sono alla perenne ricerca di nuovo, di stimoli per l'anima che non c'è, di morbido, di giovane linfa.<br />
Rubano e bevono.<br />
Succhiano.<br />
E ridono. Ridono con i sorrisi altrui.<br />
(Ridono perché dalla loro unione è nato il piccolo<b> ladro di sorrisi</b>. Canaglia.)<br />
Il danno è spesso irreparabile. Eppure basterebbe poco per risanarlo: il ladro di anime, abile ed adorabile truffaldino, dovrebbe avere l'accortezza, una volta prosciugata la refurtiva, di restituire almeno l'involucro al proprietario; come fanno gli dei.<br />
In caso contrario, il proprietario, se è ancora sano, farà di tutto per andarselo a riprendere. Potete starne certi. Le anime di un certo tipo sono assai preziose e si rigenerano sempre.<br />
Questo fa impazzire la strega del mare, lei che nulla riesce a rigenerare poiché nulla di veramente suo possiede.<br />
Lei che è costretta a rubare perchè non ha mai imparato a creare.<br />
<br />
p.s.<br />
Ultimo fondamentale avvertimento:<br />
Ho scritto in principio che la strega del mare non vive proprio nel mare. Muore.<br />
Muore ogni giorno.<br />
Dove?<br />
Ovunque.<br />
Nascosta nelle braccia, nelle gambe, nelle teste, nelle pance, nei seni, nelle orecchie, nelle bocche, negli occhi.<br />
Può nascondersi anche dentro di voi.<br />
E nuotare,<br />
nuotare,<br />
nuotare,<br />
nuotare,<br />
nel profondo<br />
del vostro<br />
inquieto<br />
mare.<br />
<br />
her.etico<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-56520139070069776082013-12-04T13:06:00.000-08:002018-03-22T08:07:14.666-07:00La reprimenda<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica"; font-size: x-large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b>"Ogni favola è un gioco</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b>se ti fermi a giocare</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b>dopo un poco lasciala andare</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica"; line-height: 16px;"><b>non la puoi ritrovare </b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b>in nessuna città</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b>perché è vera soltanto a metà!"</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica";"><span style="line-height: 16px;"><b>E.B.</b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "helvetica"; font-size: x-large;"><span style="line-height: 16px;"><br /></span></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNPLTWquZ5vksnkNdwN-FKyJYkwc0gB8XtHrtx9gF5o4_IRccFopfSES7AvQxhuh0fj2cdtIZ7LcPeV7LvEQWcyRhlb1niLuJd_bRM7OzSwDndRgm9O-WDIPoGa8IncLmJxzEjOfjSYO62/s1600/pinocchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNPLTWquZ5vksnkNdwN-FKyJYkwc0gB8XtHrtx9gF5o4_IRccFopfSES7AvQxhuh0fj2cdtIZ7LcPeV7LvEQWcyRhlb1niLuJd_bRM7OzSwDndRgm9O-WDIPoGa8IncLmJxzEjOfjSYO62/s320/pinocchio.jpg" width="285" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Ho dodici anni, compiuti da poco. Mi hanno regalato una bicicletta rossa.<br />
(Ero così felice...)<br />
<br />
Ho ricevuto una reprimenda.<br />
<br />
Sono un ragazzino mortificato da una reprimenda.<br />
Un bambino che si sente stupido e manchevole senza capire neppure il perché.<br />
Al quale dicono di aver sbagliato, senza spiegargli un percome.<br />
Forse ha sbagliato nel credere alle favole o a mostrare troppo entusiasmo per un gioco.<br />
Forse ha preteso troppo; i ragazzini non si accontentano mai.<br />
Forse non ha frenato al momento giusto.<br />
<br />
<b>Ma la bicicletta era rossa,</b><br />
<b>e nuova,</b><br />
<b>e luccicante,</b><br />
<b>e ho preso velocità e...</b><br />
<b>...sono scivolato.</b><br />
<b>Nessuno si è fatto male,</b><br />
<b>non io,</b><br />
<b>non la bicicletta.</b><br />
<b>Sono scivolato,</b><br />
<b>ma sono già in piedi e...</b><br />
<b>...e non lo faccio più.</b><br />
<br />
Spiegatemi a chi ho fatto tanto male se secondo voi ho fatto del male.<br />
Forse ho fatto male alle vostre paure?<br />
Oppure vi ho solamente offerto un'occasione per rovesciare un cesto di rabbia che tenevate in equilibrio sulla testa. Un cesto invisibile ai miei occhi.<br />
<br />
La reprimenda è un articolo da divisa,<br />
da cattedra,<br />
da precettore.<br />
La reprimenda ti lascia senza parole,<br />
senza possibilità di difesa,<br />
lo dice la parola stessa:<br />
ti reprime.<br />
A volte agisce volontariamente sulle tue parti pure. Supponendole impure.<br />
A volte colpisce come una spranga postulando giudizi ed accuse. O quelle che i grandi chiamano colpe.<br />
<br />
Reprimende: Abusi di coscienza.<br />
<br />
Mi ha colpito alle gambe.<br />
Ho pensato ad ogni volta che una reprimenda arriva alle gambe,<br />
piegandole in due,<br />
ma l'orgoglio,<br />
in un attimo infinito,<br />
le raddrizza.<br />
Rimangono apparentemente dritte, con le ginocchia tremanti.<br />
<br />
<b>Non le piego, fanno male ma non le piego. Nessuno avrà mai la soddisfazione di vedermi in ginocchio. Nessuno vedrà mai il mio sguardo ferito. Il mio cuore spezzato. </b><br />
<b>E il mio sangue amaro rimarrà dentro di me a ricordarmi chi sono, a rammentarmi chi ero.</b><br />
<br />
Ora io so che la reprimenda allontana. Non è un semplice rimprovero.<br />
Sono rimasto immobile e muto dinanzi al precettore mentre il mio pensiero era già lontanissimo.<br />
Fuggiva. Che nessuno può tenerti in gabbia senza darti da mangiare.<br />
<br />
Nessuna gelata reprimenda ti potrà mai salvare o migliorare.<br />
<br />
Sorriderai per dignità,<br />
guardando oltre,<br />
indossando la tua prima maschera,<br />
camminando seminerai scie di silenziosa amarezza sulla strada,<br />
anelando barzellette di buffoni che ti possano lenire la ferita.<br />
<br />
Ora ho compreso.<br />
Ho compreso un ragazzino mortificato da una reprimenda.<br />
Un bambino deluso. Al quale hanno rubato la credenza. E chiedo scusa.<br />
Non è grazie ad essa che crescerò.<br />
Mi chiuderò.<br />
Diventerò un riccio.<br />
<br />
Sentivo che sarei diventato riccio.<br />
Da qualche tempo lo sapevo.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-71685420334313463932013-11-16T15:36:00.000-08:002018-03-22T08:13:16.898-07:00Lettera dei sogni belli<br />
<b>Voi l'avete mai vista una bambina giocare da sola? Io no.</b><br />
<b>Silenziosa crea ogni sera un mondo nuovo. Si circonda di oggetti che nella sua immaginazione prendono forme diverse. Di amici immaginari che prendono vita.</b><br />
<b>Il suo è un gioco completo, che non ha bisogno di istruzioni per l'uso.</b><br />
<b>Se la osservate con attenzione, potete vedere che non gioca da sola. Gioca con tutto quello che trasforma e riesce ad animare.</b><br />
<b>Fino a crollare addormentata, circondata dal suo</b><br />
<b>piccolo,</b><br />
<b>grande,</b><br />
<b>mondo</b><br />
<b>fantastico.</b><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidRGmuOCz2kvW24CDsHNe-hAJX4HkTE03psQzOxVm1v2mobKbTJi4jfGFml3DZyKMhfz4OPQj7Ttzom7ETlw6tgaXphSNpliTzL7pGasnQr7n75gEYj9HcQc08bhzRvKQ962YqV_BUJCPS/s1600/un+uomo+e+una+donna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidRGmuOCz2kvW24CDsHNe-hAJX4HkTE03psQzOxVm1v2mobKbTJi4jfGFml3DZyKMhfz4OPQj7Ttzom7ETlw6tgaXphSNpliTzL7pGasnQr7n75gEYj9HcQc08bhzRvKQ962YqV_BUJCPS/s320/un+uomo+e+una+donna.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Questa sera ti guardo dormire.<br />
Mi appoggio qui, in fondo al tuo letto, rannicchiata, e mi partono i pensieri.<br />
Penso a tutto quello che ti ho detto e a quello che non ti ho ancora detto e che vorrei dirti.<br />
Ogni cosa a suo tempo; si dice così.<br />
Non è facile però suddividere in un arco temporale le parole da dire. E ho paura di scordarle, per mancanza di ore o per distrazione. Non sappiamo come saranno i nostri anni a venire. Probabilmente non riuscirò più a dedicarti tanto tempo come è stato negli ultimi mesi.<br />
E allora sai cosa faccio?<br />
Le scrivo queste parole. Nero su bianco.<br />
Le fisso in modo da poterle sempre ritrovare. Mi faccio un breve appunto su ogni argomento che dovremo affrontare.<br />
Nel futuro.<br />
<br />
Il primo consiglio che vorrei fissare mi riguarda:<br />
Un giorno, non so ancora quando, ti dirò di non mettermi mai prima di te stessa. Per nessun motivo. Fai la tua vita e le tue scelte senza mai preoccuparti di poter nuocere al nostro rapporto. O di potermi deludere.<br />
Io non ho nulla a che fare con il TUO futuro. Sono il tuo presente ora perché devo occuparmi di te e sarò sempre presente ogni volta che avrai bisogno di me, ma spero di avere ancora voglia di fare un sacco di cose nel MIO futuro, e di non chiederti mai di riempirmelo con la TUA vita.<br />
<br />
Presto invece ti dirò di curare l'amicizia, perché a dispetto di tutto il resto, se hai la fortuna che ho avuto io, è davvero un tesoro. Gli amici su cui potrai contare veramente saranno pochi, ma ti accompagneranno nell'arco della vita. Vivrai con loro i momenti più liberi e spensierati della tua esistenza. Condividerai con loro le gioie e i dolori, senza patti, senza contratti, senza obblighi e finzioni. Solo per il piacere o il bisogno di farlo.<br />
<br />
Studia tutto quello che puoi. Leggi tutto quello che puoi. Osserva tutto quello che puoi.<br />
Ma tieni sempre presente che quella è la vita di altri. Non la tua.<br />
Quindi prova.<br />
Vai.<br />
Fai.<br />
Senza paura ma con attenzione.<br />
Fidati senza fidarti.<br />
Fai passare ogni informazione dai tuoi pensieri prima di credere.<br />
Vivi con le persone. Sii presente.<br />
Parla e ascolta.<br />
E ridi.<br />
Ridi più che puoi.<br />
E balla.<br />
Canta.<br />
Suona.<br />
Fatica.<br />
Sogna.<br />
Bacia.<br />
Ama.<br />
<br />
Sarà difficile imparare ad amare senza mai svendere il tuo amore.<br />
Senza mai perderti di vista. Ci vuole tempo, esperienza, deviazioni.<br />
Devia.<br />
Ma ama con tanta te senza perdere te; che vuol dire semplicemente ama con spontaneità e sincerità.<br />
Non importa quanto, se poco o tanto.<br />
Ama con le tue regole irregolari, senza strategie.<br />
Cerca di cogliere tutto il bene dall'energia che lo scambio alimenta e la forza che questo ti offre.<br />
Con questa forza cresci.<br />
Non sembra, ma è un metodo infallibile per crescere.<br />
E quando non ami più o non sei più amata, accettalo come hai accettato l'amore. Che l'amore non vale per quanto dura ma per quello che è.<br />
<br />
Quando ti senti in gabbia vola.<br />
E se cadi, piangi.<br />
Sarai più ricca e più grande.<br />
Forse ammaccata ma più grande.<br />
<br />
Spero che tu possa essere sempre sincera. E che tu possa imparare ad ascoltarti, per comprenderti.<br />
Spero che tu non debba mai fingere,<br />
mai,<br />
per nessun motivo,<br />
di essere altro da te.<br />
Anche nella sofferenza.<br />
Anche se per sopravvivenza.<br />
Spero che tu non debba farlo mai.<br />
<br />
Spero tu possa fare un lavoro che ami. Che tu possa essere indipendente.<br />
Che tu possa cambiare spesso,<br />
non so bene cosa,<br />
ma cambiare purifica.<br />
Sarebbe bello tu potessi rinascere ogni primavera.<br />
<br />
Spero che tu riesca a viaggiare, conoscere,<br />
e imparare che tutto può essere normale o diverso.<br />
Spero tu possa innamorarti delle differenze per riuscire a stare in armonia con l'universo.<br />
E vivere rispettando la vita.<br />
Libera.<br />
<br />
Conta su di te. Io ci sono.<br />
<br />
Cerca di fare quello che ti piace fare.<br />
A me ad esempio piace guardarti, anche mentre dormi.<br />
<br />
Dorme.<br />
Sogni belli bambina.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/smRGh_6GuW0/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/smRGh_6GuW0?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-33701362488839363382013-10-14T14:34:00.000-07:002015-01-22T08:36:12.047-08:00Giro girotondo...<b>Sono dati di fatto,</b><br />
<b>certezze,</b><br />
<b>consapevolezze, </b><br />
<b>realtà.</b><br />
<b>Ma sono in mezzo al girotondo </b><br />
<b>e tu le le vedi solo nel momento del "tutti giù per terra".</b><br />
<b>Il tempo restante sono nascoste da coloro che girano.</b><br />
<b>E girano, girano.</b><br />
<b>E cantano.</b><br />
<b>Tutti mano nella mano, per gioco.</b><br />
<b>"Giro girotondo</b><br />
<b>casca il mondo</b><br />
<b>casca la terra</b><br />
<b>tutti giù per terra."</b><br />
<b>Parole di gran significato</b><br />
<b>non ci avevo mai pensato.</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1bJB1OtzXe9AtVw2jc6GOUTppf9xBwTfShQGeqzd72YmWF7bUVG5TJ9pqV9-u7v1A0_UbaJHSY_RjfMHsyHooHZXPJZZgGijqvjEhBQf6n177f4xPar_bfOAoX-0yeLyTf2KEEhFUDF3t/s1600/IMG_3952.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1bJB1OtzXe9AtVw2jc6GOUTppf9xBwTfShQGeqzd72YmWF7bUVG5TJ9pqV9-u7v1A0_UbaJHSY_RjfMHsyHooHZXPJZZgGijqvjEhBQf6n177f4xPar_bfOAoX-0yeLyTf2KEEhFUDF3t/s320/IMG_3952.jpg" height="248" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Non avevo mai capito il significato del "chi si ferma è perduto".<br />
Chi esce dal girotondo è perduto.<br />
E questo non significa che sia malato, povero, derelitto o moribondo.<br />
E neppure disperato.<br />
Semplicemente è perduto.<br />
E questo non significa che si è perso e non lo vedrete più.<br />
Semplicemente è perduto.<br />
E questo non significa necessariamente che stia peggio di voi,<br />
che non trovi mai quiete<br />
o che siano a lui negati attimi di felicità.<br />
Semplicemente è perduto.<br />
Esce dal girotondo. Forse si è fatto male buttandosi per terra.<br />
Forse è cascato il mondo. Forse è cascata la terra.<br />
<br />
Forse si è stancato di girare in tondo.<br />
Non gioca più con voi.<br />
<br />
Forse fa il suo gioco.<br />
Forse si è ritrovato.<br />
<br />
"Chi si ferma è perduto ma forse si perde tanto chi non si ferma mai..."<br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-22166358425707925952013-10-02T02:04:00.003-07:002018-03-22T07:06:25.708-07:00L'uomo che cammina<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0PN1J2n6IOF4UVgA-csCGkRtt97AGSCiar4eXmJvGWgUXW6RUdWOyxJgSD7fOAONzZyp7a-SG984Q77AlGmY0lof9HBe03EQGT7K3eO0FO6UjlGCEAAqlZwhbPNDZXvlZqu3cYIjthHr-/s1600/uomo_che_cammina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0PN1J2n6IOF4UVgA-csCGkRtt97AGSCiar4eXmJvGWgUXW6RUdWOyxJgSD7fOAONzZyp7a-SG984Q77AlGmY0lof9HBe03EQGT7K3eO0FO6UjlGCEAAqlZwhbPNDZXvlZqu3cYIjthHr-/s320/uomo_che_cammina.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;"></span><br />
<div style="color: black; font-family: Times; font-size: medium; line-height: normal; text-align: -webkit-auto;">
</div>
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Provate ora ad immaginare un uomo che cammina avanti e indietro all'imbocco di una via. E ogni tanto sbircia dentro, come se aspettasse di veder apparire qualcosa. O qualcuno.</span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Non fa niente. Perde tempo. </span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Minuti, ore, giorni, mesi, anni.</span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">E perde passi. Energie.</span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Avanti e indietro.</span><br />
<br />
<br />
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Ci sono cose che non fa perché conosce fin dall'inizio la fine. O crede di conoscerla.</span><br />
<span style="color: #37404e; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Strade che evita perché sa, che u</span><span class="text_exposed_show" style="color: #37404e; display: inline; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">na volta imboccate, portano in un unico luogo. O pensa di saperlo.<br />Ma per una "sconosciuta" attrazione continua a passarci davanti, a sbirciare, trattenendosi dal fare qualche passo in più. Nel timore sia un passo falso. Allora sta fermo. Fondamentalmente spaventato ma al tempo stesso speranzoso che possa arrivare da un momento all'altro un segnale a sbloccare il suo andirivieni. E a fargli imboccare la via.<br />Segnale che non coglierà.<br />Avanti e indietro.<br />Sbirciatina.<br />Avanti e indietro.<br />Il luogo in fondo alla strada rimarrà sempre il luogo migliore del mondo proprio perché non lo vedrà mai. Neppure da lontano. E continuerà a passare davanti a quella strada dimenticando l'esistenza di altre strade. Un avanti e indietro senza fine che non lo porterà in nessun luogo. </span><br />
<span class="text_exposed_show" style="color: #37404e; display: inline; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;"><br />Ora immaginate un uomo che passa davanti alla stessa strada. Passa di fianco al nostro amico e si incammina verso quel luogo che, qualcuno immagina, sia il migliore del mondo. Non sapremo mai se è realmente così. Se l'uomo che cammina proseguirà, si fermerà o arriverà. Forse semplicemente ci abita da sempre in quella strada.<br />Ma il solo fatto di vederlo imboccare la via, scatena nell'uomo che sbircia uno strano sentimento, che gli procurerà pensieri malevoli nei confronti di un normale uomo che cammina e gli farà dire che il luogo in fondo alla strada è il luogo peggiore del mondo. </span><br />
<span class="text_exposed_show" style="color: #37404e; display: inline; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">her.etico</span><br />
<span class="text_exposed_show" style="color: #37404e; display: inline; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="color: #37404e; display: inline; font-family: "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: left;">Immagine: "L'uomo che cammina" di Alberto Giacometti</span><br />
<br />her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-42609911467423212462013-09-20T13:41:00.000-07:002018-03-22T08:21:06.762-07:00La ricerca dimenticata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbEEdkuq5fdZx3s9cCDUnPCUdjnd_V5n0FDCbR9c861NnIuT77QDr7wNpE3pSQP0G45STii10w7GTZGwyGNM26DLGNOL5Lwhtj1xuUb3CxvC5i_KWzOtcf3_A4P_rcQqavKqpYhTo7BUXK/s1600/vesuvio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbEEdkuq5fdZx3s9cCDUnPCUdjnd_V5n0FDCbR9c861NnIuT77QDr7wNpE3pSQP0G45STii10w7GTZGwyGNM26DLGNOL5Lwhtj1xuUb3CxvC5i_KWzOtcf3_A4P_rcQqavKqpYhTo7BUXK/s320/vesuvio.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
<b> Il violinista pazzo</b></div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; min-height: 17px;">
<br /></div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; min-height: 17px;">
<br /></div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Non fluì dalla strada del nord</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
né dalla via del sud</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
la sua musica selvaggia per la prima volta</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
nel villaggio quel giorno.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Egli apparve all' improvviso nel sentiero,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
tutti uscirono ad ascoltarlo,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
all' improvviso se ne andò, e invano</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
sperarono di rivederlo.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
La sua strana musica infuse</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
in ogni cuore un desiderio di libertà.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Non era una melodia,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
e neppure una non melodia.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
In un luogo molto lontano,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
in un luogo assai remoto,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
costretti a vivere, essi</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
sentirono una risposta a questo suono.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Risposta a quel desiderio</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
che ognuno ha nel proprio seno,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
il senso perduto che appartiene</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
alla ricerca dimenticata.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
La sposa felice capì</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
d' essere malmaritata,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
L' appassionato e contento amante</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
si stancò di amare ancora,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
la fanciulla e il ragazzo furono felici</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
d' aver solo sognato,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
i cuori solitari che erano tristi</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
si sentirono meno soli in qualche luogo.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
In ogni anima sbocciava il fiore</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
che al tatto lascia polvere senza terra,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
la prima ora dell' anima gemella,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
quella parte che ci completa,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
l' ombra che viene a benedire</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
dalle inespresse profondità lambite</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
la luminosa inquietudine</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
migliore del riposo.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Così come venne andò via.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Lo sentirono come un mezzo-essere.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Poi, dolcemente, si confuse</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
con il silenzio e il ricordo.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Il sonno lasciò di nuovo il loro riso,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
morì la loro estatica speranza,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
e poco dopo dimenticarono</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
che era passato.</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
Tuttavia, quando la tristezza di vivere,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
poiché la vita non è voluta,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
ritorna nell' ora dei sogni,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
col senso della sua freddezza,</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
improvvisamente ciascuno ricorda</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
risplendente come la luna nuova</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
dove il sogno-vita diventa cenere</div>
<div style="color: #0d0d0d; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
la melodia del violinista pazzo.</div>
<div style="color: #a41632; font-family: Verdana; font-size: 14px; text-align: center;">
<b>Fernando Pessoa</b></div>
<div style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 15px; min-height: 17px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10px; min-height: 11px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10px; min-height: 11px;">
<br /></div>
<div style="color: #787878; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 10px; min-height: 11px;">
<br /></div>
<div style="font-size: 18px;">
<b>La ricerca dimenticata</b><br />
<br />
Il paese si levò con un tremore. Tutti si chiesero da dove arrivasse tanta forza. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Le persone uscirono di corsa dalle case e le strade si riempirono di vita che temeva la morte. La paura li accompagnò e la loro pelle divenne trasparente.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Era giunto un messaggero.<br />
<br /></div>
<div style="font-size: 18px;">
I messaggeri amano mascherarsi, per umiltà. Non amano mostrare le piume. </div>
<div style="font-size: 18px;">
A volte prendono le sembianze di forze della natura e il loro messaggio arriva solo a chi lo vuole sentire.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Il messaggero arrivò e portò distruzione e dolore. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Caos.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Suo malgrado. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Non conosceva la terra degli uomini e i muri che essi avevano costruito. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Irruppe tra loro con tutta la sua energia e non fu accolto come un benevolo ospite, ma come un mostro. Un mostro che rubava sicurezza e ordine. Un mostro che rompeva la "roba" e faceva male. Un mostro che distruggeva e alimentava bisogni e desideri.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Non era bene.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Non pareva bene.<br />
Si pensa, a volte, di sapere quale sia il nostro bene. </div>
<div style="font-size: 18px;">
<br /></div>
<div style="font-size: 18px;">
Dopo qualche giorno dall'arrivo del messaggero nel villaggio tutto era cambiato.<br />
Gli abitanti vennero avvolti da un'inquietudine con la parvenza di eterno. Pareva avesse messo radici nel loro stomaco e che queste radici avessero ramificazioni in ogni remoto angolo del loro corpo. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Le mura tanto amate si erano trasformate in pericoli e gli abitanti trovavano una misera pace solo all'esterno. Tra la terra e il cielo.</div>
<div style="font-size: 18px;">
E fu tra la terra e il cielo che avvenne un piccolo miracolo. Alcune <i>anime estinte</i> che si erano allontanate si sentirono meno lontane. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Pareva che anche le <i>mura di dentro</i> fossero state colpite dalla forza dirompente del messaggero. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Si avvicinarono.<br />
Si guardarono.<br />
Si compresero.<br />
Le radici dell'inquietudine si ritirarono di fronte alla potenza dell'avversario. Alla sua energia.</div>
<div style="font-size: 18px;">
E allora tornò la quiete.<br />
<br /></div>
<div style="font-size: 18px;">
La quiete è generosa. Quando arriva, arriva dappertutto, per antagonismo con la sua opposta, non trascura neppure una piccola unghia di mignolo. </div>
<div style="font-size: 18px;">
La quiete la senti nelle ossa mentre si rilassano. Fanno quasi male mentre si apprestano a stare bene. E sai che devi assaporarla tutta, perché essendo farfalla, potrà durare un'ora, un giorno, ma non tanto di più.</div>
<div style="font-size: 18px;">
In quel momento di quiete le <i>anime estinte</i> si risvegliarono e si misero alla ricerca di significati. Li cercarono dappertutto; guardando il cielo e le pietre. Li trovarono affidandosi al loro sole, ascoltando altre anime e sorridendo.<br />
Era facile; la giostra era ferma e il suo cigolio non confondeva il signore del silenzio.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Si sentirono come se avessero ripreso un cammino che avevano iniziano tempo addietro e perciò non si spaventarono nel vedere ciò che ancora non conoscevano. Curiose comprendevano.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Ma durante la comprensione, a poco a poco, ricominciò il cigolio.<br />
Creò confusione.<br />
La suscettibile quiete, offesa, se ne andò.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Lentamente le <i>anime estinte</i> ricominciarono a nascondersi nei loro scrigni per non sentire il rumore della finzione, timorose di contaminazione.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Costrette a seguire il cigolio della giostra si persero di nuovo. Ma con qualche nozione di percorso e di orientamento in più. Tornò l'inquietudine, ma la sua prepotenza non trovò lamento e imparò a stare al suo posto e al suo tempo. </div>
<div style="font-size: 18px;">
Le anime sapevano che non sarebbe più accaduto. Che la ricerca non sarebbe più caduta nel vuoto del non ricordo, dimenticata, ma che l'avrebbero solamente celata. Per permetterle di sopravvivere.</div>
<div style="font-size: 18px;">
Lo compresero e mentre pagavano il biglietto, si scambiarono un complice sguardo e sorrisero beffarde alla giostra, sempre più cigolante, sempre più obsoleta.<br />
<br />
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</div>
her.eticohttp://www.blogger.com/profile/05579979308939671095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9054946353337819244.post-44623887886846449962013-09-07T16:33:00.000-07:002013-09-07T16:33:18.801-07:00Fiducia<div>
Questo è il primo post di una nuova etichetta di her.etico: Parole<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMJbN5Rt6HOxkA9VkYxbstg3_NXx5dH8AbHtbuT8uU6YjScih6N3pF77YMIVZjyWArphNcoQEVNrvVGTdRL5Ht9WAEJhLdX7PhMbrsyBUGBQyCrtKmTapCuwxXE7-VsQyesQg0CP2erH5V/s1600/Cigno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMJbN5Rt6HOxkA9VkYxbstg3_NXx5dH8AbHtbuT8uU6YjScih6N3pF77YMIVZjyWArphNcoQEVNrvVGTdRL5Ht9WAEJhLdX7PhMbrsyBUGBQyCrtKmTapCuwxXE7-VsQyesQg0CP2erH5V/s320/Cigno.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<b>Rimase davanti alla piccola porta per un tempo che le parve interminabile. E le parve interminabile perchè le sue gambe continuavano a muoversi. I suoi piedi continuavano a pestare. </b><br />
<b>Guardava incerta e curiosa, come si guarda da un buco della serratura. S'intravedeva ben poco dal piccolo spazio di vetro che rimaneva nitido. </b><br />
<b>Fuori era freddo. Dentro era caldo. </b><br />
<b>Dentro era freddo.</b><br />
<b>Dentro e fuori di lei era tutto freddo. </b><br />
<b>Non capì mai come riuscì ad entrare nella bottega quel giorno. Per ore ed ore era rimasta fuori a guardare, aspettando chissà quale segnale la spingesse a varcare quella soglia.</b><br />
<b>Anche quel giorno non arrivò nessun segnale. Ma entrò.</b><br />
<b>Non ci è dato sapere il perché, in certi momenti, azioni che ci sembrano impossibili, improvvisamente diventano semplici. </b><br />
<b>Semplicemente quel giorno entrò.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Ad accoglierla neppure una voce. Solo silenzio e sguardo. </b><br />
<b>Sguardo che si alza da una pagina per guardarla.</b><br />
<b>Un cenno di sorriso. Un tacito invito a parlare.</b><br />
<b>"Buongiorno"- disse lei con un filo di voce.</b><br />
<b>Sguardo che si abbassa per non guardare. E vede i suoi piedi. Che pestano il pavimento.</b><br />
<b><br /></b>
<b>"Buongiorno a lei signorina" - disse la voce. - "Come posso esserle utile?"</b><br />
<b><br /></b>
<b>Non controllava più i piedi ma parlò:</b><br />
<b>"Io mi chiedevo, che cosa vendete in questo posto? Non riesco a vedere niente da fuori. Non vedo nessun prodotto."</b><br />
<b><br /></b>
<b>Il sorriso di fronte a lei si allargò e lo sguardo divenne tenerezza.</b><br />
<b>"Venga signorina, si avvicini a me. Non abbia timore."</b><br />
<b><br /></b>
<b>In quell'istante un suono di ambulanza le fece frullare la testa. La girò da una parte all'altra, quasi volesse assicurarsi che il suono assordante venisse da fuori. E non da dentro.</b><br />
<b><br /></b>
<b>"C'è un ospedale vicino?</b><br />
<b>Non potrei mai vivere vicino ad un ospedale. Il suono dell'ambulanza mi entra dentro. Mi sembra di continuare a sentirlo per minuti, a volte ore. Ci rimane a lungo dentro le mie orecchie, dentro la mia testa. Non riesco a togliermelo di dosso fino a che non lo sostituisco con musica. Musica pesante. Musica assordante. Più forte di quella dell'ambulanza.</b><br />
<b>Quando ero piccola mi spaventava tanto. Pensavo sempre che all'interno ci potessero essere mamma o papà. O i miei fratelli. Feriti. Morti. Crescendo ho iniziato a fare telefonate. Ogni volta che passava l'ambulanza telefonavo a tutti.</b><br />
<b>Non mi chieda il perchè. Non credo ci sia un perchè. Forse è solo timore di perdita. O di dolore. Dolore sulle altre persone.</b><br />
<b>Io ho tanto timore di perdita. Tanto timore di dolore.</b><br />
<b>Pensi che ho tanto timore che, per timore, mi temo.</b><br />
<b>Temo di fare cose che possano arrecare dolore a qualcuno. E per timore di arrecare dolore a qualcuno non mi muovo, non faccio nulla. Vivo una vita immobile. </b><br />
<b>Ma da qualche tempo le mie gambe hanno iniziato a muoversi. Non le controllo più. Si muovono da sole. </b><br />
<b>Pestano. Pestano. Pestano. </b><br />
<b>Non so perchè sono entrata in questo posto. Devo andare ora. Non so perchè le ho raccontato queste cose. Le chiedo scusa. Ora devo andare."</b><br />
<b>E si avvicinò alla porta.</b><br />
<b><br /></b>
<b>"Si fermi, la prego!" la voce divenne corpo e una mano le prese una mano.</b><br />
<b><br /></b>
<b>Intorno a lei tutto era polvere. Non si capacitava del fatto di essere in quella strana bottega, con quello strano personaggio che la tratteneva. Tenendola per mano.</b><br />
<b>Provò a sentirsi. Non aveva paura. </b><br />
<b><br /></b>
<b>Lo strano personaggio parlò: "Io credo che le sue gambe e i suoi piedi abbiano tanto bisogno di correre. Credo che siano stanchi e arrabbiati. Molto arrabbiati."</b><br />
<b><br /></b>
<b>"Sono arrabbiati anche loro con me?"</b><br />
<b><br /></b>
<b>"No."- le disse lui con tenero sguardo - "Non con te piccola anima addormentata."</b><br />
<b><br /></b>
<b>Le lasciò dolcemente la mano e si avvicinò ad una cassettiera. Con sforzo aprì un cassetto indurito dagli anni e cercò. La sua mano uscì dal cassetto portando un minuscolo cofanetto.</b><br />
<b>Tornò a lei e le disse quasi sussurrando:</b><br />
<b><br /></b>
<b>"Questa è la tua parola, FIDUCIA"</b><br />
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